Dino Buzzati: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sull'[[alpinismo]]}} Chi ha dato tanto alla montagna, chi per la montagna ha rischiato con tanto accanimento la vita, a questo amore resterà legato per sempre.<ref>Citato in ''Palla lunga e pedalare'', p. 45.</ref>
*Ciascuno di noi forse porta scritta in una recondita particella del corpo, la propria finale condanna. Ma perché andare determinatamente a disseppellirla? <ref>Da ''Cronache terrestri'', Mondadori.</ref>
*E non nego che, sotto certi punti di vista, io, privatamente, possa essere anche considerato reazionario: in molte cose io sono attaccato alle vecchie cose, alla tradizione, piuttosto che alle cose del domani. Né sono uno che smania perché da domani mattina si scateni la rivoluzione per le strade, no, questo no.<ref>Da ''Album Buzzati'', a cura di Lorenzo Viganò, Mondadori, 2006, p. 362.</ref>
*Ho visto correre il tempo, ahimè, quanti anni e mesi e giorni, in mezzo a noi uomini, cambiandoci la faccia a poco a poco; e la sua velocità spaventosa, benché non cronometrata, presumo sia molto più alta di qualsiasi media totalizzata da qualsiasi corridore in bicicletta, in auto o in aeroplano-razzo da che mondo è mondo.<ref>Da ''Corriere della sera'', 20 maggio 1949; anche in ''Dino Buzzati al Giro d'Italia'', Mondadori, 1981.</ref>
*Io voglio ricordarmi di essere stato [...]. Divenire un'[[anima]] felice che ignora di essere stato Dino Buzzati, è una fregatura. <ref>Citato in [[Domenico Porzio]], ''Primi Piani'', Mondadori, p. 5.</ref>