José Mourinho: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 112:
*{{NDR|Rispondendo agli elogi della critica sulla prima partita di Scolari sulla panchina del Chelsea}} Penso che il Chelsea debba mettere in vendita il dvd della partita, proprio come aveva fatto dopo Chelsea-Barcellona 4-2 che era andato a ruba. La cosa positiva è che adesso posso andare a Londra tranquillamente, potrò camminare senza essere travolto dall'affetto dei tifosi...<ref group="fonte" name=paura/>
*Gli spaghetti mi piacciono molto, qui alla Pinetina si mangia bene, troppo bene. Voglio avere una buona linea, non prendere troppo peso...<ref group="fonte" name=paura/>
*{{NDR|Parlando di [[Andrij Ševčenko]]}} Credo che in futuro tornerà a essere un giocatore di grande qualità, ma ha bisogno di un cambiamento, di una sfida diversa e di un ambiente diverso per essere felice. Non era la mia prima opzione, avevo chiesto un altro giocatore e sapevo che in quel momento il club stava facendo di tutto per darmi i giocatori che volevo, o almeno uno di loro, ma non è stato possibile per varie ragioni. E quando ho dovuto confrontarmi con l'ipotesi Shevchenko ho detto sì, perché è senza dubbio un giocatore di grande qualità. Era come un principe, ma al Chelsea la nostra filosofia era diversa. Non avevamo prìncipi, tutti sono uguali, tutti hanno bisogno di lavorare allo stesso modo, e tutti devono meritare di giocare. Per questo penso che abbia perso fiducia in se stesso". E poi ci sono altri fattori, come "una vita diversa, un club diverso, una lingua diversa, un campionato diverso e un ambiente diverso. Passo dopo passo, un giocatore va nella direzione sbagliata. [...] È un ottimo giocatore e gli auguro di tornare lo Sheva che tutti, me incluso, ammirano. La verità è che non ho mai avuto problemi personali con lui e gli auguro il meglio per il futuro.<ref group="fonte" name=paura>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/08/27/mourinhosheva.shtml Mourinho, carezze a Sheva "Mai avuto problemi con lui"]'', ''Gazzetta.it'', 27 agosto 2008.</ref>
*Allenare la Nazionale inglese non è impossibile, ma è sicuramente difficile perché hai tutti gli occhi puntati addosso, come sta succedendo a Capello questa settimana, e la pressione è altissima. Al di là dei soliti problemi legati agli infortuni e alla mancanza di tempo per stare con i giocatori, penso che la difficoltà maggiore per allenatori come il sottoscritto e come Capello stia nel fatto che non possiamo comprare i giocatori che vogliamo. Quando sei in un club e hai bisogno per esempio di un difensore centrale, ti guardi in giro e lo trovi. Ma in questo caso devi fare di necessità virtù.<ref group="fonte" name=difendecapello>Citato in ''[http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/02/MouLampard.shtml Capello sotto pressione E Mourinho lo difende]'', ''Gazzetta.it'', 2 settembre 2008, ripresa da un'intervista al Daily Telegraph.</ref>
*Capello si deve ritenere molto fortunato, perché ha la possibilità di lavorare con alcuni dei migliori calciatori del mondo, come John Terry, Rio Ferdinand, Steven Gerrard ed Ashley Cole, ma a volte devi avere il coraggio di dare un taglio al passato, devi prenderti i tuoi rischi e affidarti a qualche giovane, perché niente dura per sempre. E qui arriviamo al nocciolo della questione, perché il calcio inglese non ha talenti emergenti che possano fare la differenza, ovvero giocatori in grado di crescere e diventare campioni. Una delle cose che mi hanno sempre sorpreso quando stavo in Inghilterra è il modo in cui viene seguito il calcio giovanile. Si fa tanto chiasso sull'argomento, ma forse la soluzione è più semplice di quanto si creda. In Portogallo, un ragazzino può iniziare a giocare nel Porto a 10 anni e all'età di 16 aver già incontrato 10 o 12 volte il Benfica o lo Sporting Lisbona; aver disputato partite importanti, anche davanti a un pubblico numeroso, ed essere pronto al grande salto. In Inghilterra, invece, ciò non è possibile perché il calendario è fatto su base regionale e questo per me è il vero errore. Che senso ha per un giovane del Chelsea vincere 14 a 0 contro Cobham e incontrare i pari età di Liverpool o Manchester United giusto una volta l'anno, se va bene? Cosa può davvero imparare da una cosa del genere? Mi rendo conto che molti allenatori delle squadre della Premier League non sono inglesi e che non lo sono nemmeno molti giocatori, ma quando sei in un'altra nazione tu hai il dovere di migliorare il modo in cui funzionano le cose anche lì. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare io quando sono arrivato al Chelsea nel 2004, ma sul calendario non ho potuto fare nulla. Ecco perché ritengo che allenare la Nazionale inglese sia un compito davvero arduo, ma almeno contro Andorra sarà una gara facile e non possono esserci assolutamente problemi nel conquistare i tre punti. Con la Croazia, invece, sarà un po' diverso, perché loro hanno grande qualità e poi sono fieramente nazionalisti. È vero, hanno già battuto l'Inghilterra due volte nelle ultime due partite, ma non credo affatto che ci sarà una terza occasione.<ref group="fonte" name=difendecapello/>