Amici miei: differenze tra le versioni

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'''''Amici miei''''', film italiano del 1975 con [[Ugo Tognazzi]], regia di [[Mario Monicelli]].
 
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
A quest'ora il Perozzi finisce il suo lavoro di capo cronista, ed esce dal giornale per andare a casa. Ah, il Perozzi sono io. Son talmentr abituato a sentirmi chiamare "Il Perozzi" dai colleghi, e soprattutto dagli amici, che quasi ho dimenticato che mi chiamo anche Giorgio. ('''Il Perozzi''') {{NDR|voce fuori campo}}
 
== Frasi==
*Quando penso alla carne della mia carne, chissà perché, divento subito vegetariano. ('''Il Perozzi''',) {{NDR|voce fuori campo; pensando al figlio)}}
*Eccoci qua, come tante altre volte, insieme tutt'e quattro. C'è anche un quinto, il Sassaroli, che passeremo a prendere a Pescia, ma quello è un caso a parte. I quattro vecchi del gruppo siamo noi. Amici di scuola, di caserma, e dunque amici da tutta la vita. Eccoli qui, gli amici miei. Cari amici... ('''Il Perozzi''') {{NDR|voce fuori campo}}
* Ma che parti sempre, te! ('''Il Perozzi''', alla stazione, dopo aver dato uno schiaffo al figlio, affacciato al finestrino del treno, senza inizialmente riconoscerlo)
*IoEcco, restaiquesto aè chiedermiessere sezingari. l'imbecilleQuesta ero io, cheè la vita''zingarata'': launa pigliavopartenza tuttasenza comemeta une giocosenza scòpi, oun'evasione sesenza inveceprogrammi erache luipuò chedurare laun pigliavagiorno, comedue o una condannasettimana. aiUna lavorivolta, forzati;mi oricordo, sedurò loventi eravamogiorni, tuttisalvo e duecomplicazioni. ('''Il Perozzi''',) pensando{{NDR|voce alfuori figlio)campo}}
* Ma che parti sempre, te! ('''Il Perozzi''',) {{NDR|alla stazione, dopo aver dato uno schiaffo al figlio, affacciato al finestrino del treno, senza inizialmente riconoscerlo)}}
*Questa è la ''zingarata'': una partenza senza meta né scòpi,... un'evasione che può durare un giorno, due o una settimana. Una volta durò venti giorni, salvo complicazioni. ('''Il Perozzi''')
*Io restai a chiedermi se l'imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati; o se lo eravamo tutti e due. ('''Il Perozzi''') {{NDR|pensando al figlio}}
*[...] come chi sono io? Lei ha il tratto ed i modi della persona colta, signora... Si ricorderà sicuramente di Omero e dell'Odissea... Signora, il mio nome è... Nessuno! ('''Il Perozzi''')
*Che cos'è il [[genio]]? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. ('''Il Perozzi''',) {{NDR|pensiero prima di una zingarata nata all'improvviso)}}
*Il bello della zingarata è proprio questo: la libertà, l'estro, il desiderio... come l'amore. Nasce quando nasce e quando non c'è più è inutile insistere. Non c'è più! ('''Il Perozzi''')
*Ho già sulle spalle un bel fardello di cose passate. E quelle future? Che sia per questo, per non sentire il peso di tutto questo che continuo a non prender nulla sul serio? Oppure, che abbia ragione mio figlio? ('''Il Perozzi''')
*E se una donna va dallo psicanalista, vuol dire che gli manca qualcosa, nella vita. E cosa manca a una donna nella vita novantanove volte su cento? ('''Il Perozzi''')
*Se l'era benzina si arrivava a Copenaghen. ('''Il Perozzi''',) {{NDR|commento dopo che il Sassaroli ha scoreggiato in macchina)}}
 
*Descrivimi minuziosamente come sono fatti i tuoi [[capezzolo|capezzoli]]! ('''Il Conte Mascetti''')
*Sorella? Col tarapio tapioca come se fosse antani la barella anche per due, con lo scappellamento a sinistra? No, eh? Pazienza... ('''Il Conte Mascetti''')
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*Accidenti, un'altra merda! Ma chi l'ha scelto questo posto? ('''Il Conte Mascetti''')
*Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno? ('''Il Conte Mascetti''')
 
*Ho visto la Madonna, ho visto la Madonna! ('''Il Melandri''')
*Ragazzi, come si sta bene tra noi, tra uomini! Ma perché non siamo nati tutti finocchi? ('''Il Melandri''')
 
*Culo alto, ci fo un salto. ('''Il Sassaroli''')
*Anch'io ho sofferto, ho sofferto come un cane: per quasi tre quarti d'ora. ('''Il Sassaroli''')
 
*Piove ragazzi piove, piedipiatti in borghese. ('''Il Necchi''')