Fernando Pessoa: differenze tra le versioni

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*''Che difficile essere se stessi e non vedere se non il visibile!'' (da ''Fantasie di interludio'', p. 206)
*''Che cosa so io di più di Dio che Dio stesso?'' (da ''Fantasie di interludio'', p. 201)
*''Le [[bolla di sapone|bolle di sapone]] che questo bambino | Si diverte a soffiar via da una cannuccia | Sono translucidamente tutta una filosofia. | Chiare, inutili e passeggere come la Natura, | Amiche degli occhi come le cose, | Sono quello che sono | Con una precisione ben rotonda e aerea, | E nessuno, neppure il bambino che le soffia via, | Pretende che esse siano più di quello che appaiono essere. | Alcune appena si vedono nell'aria lucida. | Sono come la brezza che passa e appena tocca i fiori | E che soltanto sappiamo che passa | Perché qualunque cosa si alleggerisce in noi | E accoglie tutto più nitidamente.'' (da ''Fantasie di interludio'', p. 205)
*''Ma la mia tristezza è quiete | Perché è naturale e giusta | Ed è ciò che deve esserci nell'anima | Quando già pensa di esistere | E le mani colgono fiori senza che essa se ne accorga. | Come un rumore di sonagli | Oltre la curva della strada | I miei pensieri sono contenti. | Mi spiace solo di sapere che sono contenti | Perché se non lo sapessi, | Invece di essere contenti e tristi, | Sarebbero allegri e contenti. | Pensare disturba come camminare sotto la pioggia | Quando il vento cresce e sembra che piova di più.'' (da ''Fantasie di interludio'', p. 197)
*''L'unico significato intimo delle cose | E' che non hanno significato intimo alcuno.'' (da ''Fantasie di interludio'', p. 200)