Sergio Quinzio: differenze tra le versioni

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'''Sergio Quinzio''' (1927 – 1996), saggista e teologo italiano.
 
==Citazioni di Sergio Quinzio==
*[[Dio]] si è eclissato perché fra noi e Lui si è interposto il nostro Ego, ormai onnipotente, ma già domani ciò che si è frapposto potrebbe ritirarsi, e potrebbe così riaprirsi il dialogo dell'uomo con il Dio realmente esistente fuori di lui. (dall'introduzione a [[Martin Buber]], ''L'eclissi di Dio'')
*Dio che si è offerto a noi, che aspetta da noi la salvezza, è un Dio che dovremmo perfettamente amare, ma ci ha reso troppo stanchi, delusi, infelici per poterlo fare. (da ''La sconfitta di Dio'', Adelphi, Milano, 1992)
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*Neppure Dio avrebbe avuto la forza d'iniziare la strada che va da bereshit all'amen se l'avesse conosciuta.
*Si deve credere nei segni, per rischioso che sia, e se non vediamo segni nella nostra vita allora vuol dire che per noi Dio non c'è.
*Tutto ciò che accade è voluto, o almeno permesso, da Dio, dunque tutto è in definitiva bene. QustaQuesta è la più sottile tentazione del credente. Il non credente elude lo scandalo del male togliendo il riferimento al perfetto bene; e il credente fa la stessa cosa giustificando tutto come opera di Dio. Giusto, e disperante, sarebbe tener fermo, insieme, che il mondo è orribile e che il Dio onnipotente che l'ha creato è perfettamente buono.
*Voler soffrire per chi si ama è una sublimità che nasce dall'eccesso del male, dal trionfo del dolore e della morte.
*Volere il regno è un segno di debolezza e d'incapacità di vivere. Se non fossimo deboli e incapaci non avremmo bisogno di essere salvati.
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