Gaetano Cappelli: differenze tra le versioni

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*Quanti erano quelli che prima della [[televisione]] coltivavano sogni di grandezza? Sì, qualcuno c'è sempre stato; ma si tratta di un'esiguissima minoranza... il [[cinema]] ecco, col cinema l'idea di mettersi in mostra, di essere additati dalle folle, inizia a diffondersi, ma è con la televisione che nasce l'idea del divismo di massa. Come di massa diviene la frustrazione che deriva dal non riuscire a realizzare questo ideale. (p. 15)
*Diventare [[fama|famosi]] è la cosa che più si avvicina all'immortalità. (p. 15)
*Ogni piccola città di provincia che si rispetti ha almeno uno che l'ha sfangata, e che quando appare in televisione tutti quelli che sono rimasti nella piccola città di provincia dicono ai figli: ecco vedi quello è di qui, con un misto di orgoglio e di scherno. (p. 37)
*[...] l'[[Aglianico]] è sempre stato il vino del cuore... a parte un po' di sano sciovinismo è vero pure che è uno di quei vini così morbidi, corposi, che una volta che inizi a berne è difficile mollarli: gli altri ti sembrano tutti vinelli finti, incipriati, inconsistenti. (pp. 41-42)
*Tutto accadde nel più naturale dei modi — come accade nelle situazioni che si maturano lentamente nel tempo. (p. 86)
*Eccola finalmente la sua vendetta. Graziantonio Dell'Arco avrebbe colpito Yarno Cantini del Canto degli Angeli in quello che di più caro aveva al mondo. Il suo vino. (p. 141)
 
===[[Explicit]]===
Già, perché adesso Giàcenere viveva a New York dal momento che a ''lui'' Graziantonio, come promesso, la mostra gliel'aveva organizzata sul serio. Anzi era stata un tale successo che "il pittore rivelazione dell'anno" — come avevano scritto i giornali — s'era appena comprato una casa addirittura su Central Park.<br />
"Ti redi conto? Una nullità simile" si disse, contraendosi per una fitta improvvisa allo stomaco. Ma che poteva essere quel dolore?, si chiese ripensando alle foto di Giacinto Cenere in mezzo a un gruppetto di celebrità.<br />
"Domani comunque lo chiamo Giàcenere... oh, è sempre un amico. Magari mi fa conoscere qualcuno per il mio libro, e poi da cosa nasce cosa" pensò e proseguì dritto — per quanto la strada glielo permise.
 
==Bibliografia==