Carmen Consoli: differenze tra le versioni
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===''Stato di necessità''===
'''Etichetta''': Cyclope/Polydor, 2000, prodotto da Francesco Virlinzi.
*''Mi piace giocare | sembrarti indecente | parlarti all' orecchio dicendoti niente | in fondo hai intuito che sono bigotta | una suora mancata a una piccola donna'' (da
*''Narciso | parole di burro | nascondono proverbiale egoismo nelle intenzioni | Narciso | sublime apparenza | ricoprimi di eleganti premure e sontuosità | ispirami'' (da
*''Forse prima o poi perderò l' amore | per le piccole cose | l' odore | di un novembre che muore'' (da
*''Magica quiete velata indulgenza | dopo l'ingrata tempesta | riprendi fiato e con intenso trasporto | celebri un mite e insolito risveglio'' (da
*''Mi sto allontanando da te | e scherzi a parte è l'ultima romantica rassegnazione | mi sto allontanando da te | dai piccoli e incantevoli frammenti di dolcezza'' (da
*''È il momento di svegliarmi | è tempo di rinascere | sento addosso le tue mani | ed è un caldo richiamo perché | è il momento di svegliarmi | di prendermi cura di te | ritorno alla vita
*''Certe volte l' importante è vedersi più belli | quanto basta per sentire che il mondo è vicino | e non è perfetto'' (da
===''L'eccezione''===
'''Etichetta''': Polydor, 2002, prodotto da Francesco Barbaro e Maurizio Nicotra.
*''Credi sia una scelta ammirevole | fuggire allo sguardo severo e vigile | della propria coscienza?'' (da ''L'eccezione'', n.
*''Perdonami | se non traggo beneficio dal dubbio e dai vili silenzi | il passare del tempo concederà | saggezza e buon senso (da ''Mulini a vento'', n.
*''Nessuna marcia nuziale soltanto il mio tacito requiem e immenso cordoglio. (da ''Fiori d'arancio'', n.° 4)
*''Matilde odiava il tanfo d'urina | tipico dei gatti in calore | un giorno prese la pistola da cassetto e sparò | ne colpì uno grigio e lo vide cadere a terra esanime | ma pose fine al proprio dramma soltanto nel momento in cui | premette il grilletto contro se stessa'' (da ''Matilde odiava i gatti'', n.° 5)
*''Ma è vero che | un forte sentire stordisce | e che l'istinto soccombe alla ragione'' (da ''Uva acerba'', n.
*''Freddi venti del nord mi raccontano | di un novembre inoltrato e nostalgico | posso udirli dal mio nascondiglio | attraverso un sottile spiraglio*'' (da ''Venti del nord'', n.
*''Eppur si muove | malgrado l'inerzia imposta | il dilagante oscurantismo | la dispotica repressione.'' (da ''Eppur si muove'', n.° 11)
===''Eva contro Eva''===
'''Etichetta''': Universal, 2006, prodotto da Francesco Barbaro.
*''Eppure avrai il coraggio | di chiamare l'evidenza casualità | bramosia e doppiezza complottano con la efferata crudeltà | e sai di cosa sto parlando | e che mentire non è un rimedio ad un torto'' (da ''Tutto su Eva'', n.
*''Cristo in croce sembrava più infastidito dalle infamie che dai chiodi'' (da
*''Fuggi Romeo | il tempo è tiranno, | non è d'usignolo, | è di [[allodola]] il canto.''<ref>Cfr. [[William Shakespeare]], ''[[Romeo e Giulietta]]'', Giulietta: «Vuoi già partire? L'alba è ancor lontana. | Era dell'usignolo, | non dell'allodola, il cinguettio | che ha ferito poc'anzi il trepidante | cavo del tuo orecchio. Un usignolo, | credimi, amore; è lui che canta, a notte, | laggiù sull'albero di melograno.».</ref> (da
*''Sembrava fosse giunto un angelo a farle visita | aveva occhi grandi e un corteo di nuvole | contornava enormi ali bianche | celestiale sembianze | intensi occhi grandi | custodi di un addio'' (da
*''Sua maestà cerca quiete | tra i guanciali di seta | cerca il sonno dei giusti tra marmi preziosi e soffitti affrescati | cerca un'oasi di pace per l'anima | così distante da dimenticare | la maniera brutale con cui ha preteso devota obbedienza'' (da
*''Le calde notti di agosto | talvolta indossano un sorriso esotico | di un' Africa gioiosa ed intensa | violata | abusata | offesa | materna e fiera'' (da
*''L'ignoranza è un non trascurabile complesso | d'una voragine | la si può occultare nel silenzio | scansando il pericolo | di un mite confronto diretto'' (da
*''In fondo agli abissi | tra antichi splendori di un mondo | sommerso da migliaia di anni | stupidamente ho temuto | l'immensa e spietata bellezza | la profondità dei tuoi occhi'' (da
===''Elettra''===
'''Etichetta''': Universal, 2009, prodotto da Francesco Barbaro, Carmen Consoli, Massimo Roccaforte, Gianluca Vaccaro.
*''Viva l'Italia | il calcio | il testosterone | gli inciucci e le buttane in preda all'ormone | a noi ci piace assai la televisione | proprio l' oggetto dico esposto in salone'' (da
*''In questa attesta interminabile | di ore ingrovigliate e incerte| un'improvvisa ondata di rondini | disegna voli strabilianti | se chiudo gli occhi avverto il fremito dell'alta quota | un forte debito d'ossigeno | e già spezzato il fiato e ricomincio a respirare senza sforzo e senza affanno'' (da
*''Madre non piangere | ingoia e dimentica | le sue mani ingorde tra le mie gambe adesso | sta in grazia di Dio'' (da
*''Qualcuno dice che gli [[elicottero|elicotteri]] spaventano gli uccelli | che stiamo diventando indifferenti e senza più sensibilità'' (da
*''Quella domenica mattina accettavo | senza accorgermi un invito al dolore | un tripudio di onde anomale agitava l'orizzonte. | Non avevo che me stessa e una ridente imbarcazione. | Sopravviverò al tumulto delle tue parole, sopravviverò.'' (da
*''Elettra quale audace acrobazia | toccare il cielo con un dito | e poi ridiscendere'' (da
*''Vorrei parlarvi di un sogno ricorrente | una donna dal corpo normale | e la testa di un cane | le mani di mia madre | stava seduta sulla panchina | di una stazione mai vista | sul tabellone una data di nascita | ventunodieciduemilatrenta'' (da
===''Per niente stanca''===
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