Leonardo Sciascia: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
* Automaticamente, il colonnello vide, invece, il caso molto complicato, e comunque da non sbrigarsene al più presto. Scattava subito, pregiudizialmente quali che fossero le persone che le rappresentavano, una irriducibile disparità di punti di vista tra le due istituzioni: l'arma dei carabinieri, il corpo di polizia. Un lungo, storico contenzioso li divideva: e tutti i cittadini che ci cadevano in mezzo finivano per dibattervisi drammaticamente.<br /> Il brigadiere disse: «Signorsì», usci a ritrovare la macchina di pattuglia con cui era venuto e che era ritornata. Ma poiché il questore lo aveva indispettito, ed essendo quasi del tutto sprovvisto di quel si suol chiamare spirito di corpo – cioè del considerare parte maggiore del tutto il corpo a cui apparteneva, di ritenerlo infallibile e, nella eventuale fattibilità, intoccabile, traboccante di ragione soprattutto quando aveva torto – ebbe una beffarda idea. (pag. 24)
*Il magistrato si era intanto alzato ad accogliere il suo vecchio professore. «Con quale piacere la rivedo, dopo tanti anni!».<br />«Tanti: e mi pesano» convenne il professore.<br />«Ma che ne dice? Lei non è mutato per nulla, nell'aspetto».<br />«Lei sì» disse il professore con la solita franchezza.<br />«Questo maledetto lavoro… Ma perché mi dà del lei?».<br />«Come allora» disse il professore.<br />«Ma ormai…».<br />«No».<br />«Ma si ricorda di me?».<br />«Certo che mi ricordo».<br />«Posso permettermi di farle una domanda?… Poi gliene farò altre, di altre natura… Nei componimenti di [[Lingua italiana|italiano]] lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?».<br />«Perché aveva copiato da un autore più intelligente».<br />Il magistrato scoppiò a ridere. «L'italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica…».<br />«L'italiano non è l'italiano: è il ragionare» disse il professore. «Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto».<br />La battuta era feroce. Il magistrato impallidì. E passopassò a un duro interrogatorio. (pagg. 43-44)
* A prendere il professore da casa andò il brigadiere. Fecero il breve viaggio loro due soli, con grande contentezza da parte del brigadiere cui parlare con persone che avevano fama di intelligenza e cultura dava una specie di ebrezza. Ma il professore parlò dei propri mail, lasciando memorabile al brigadiere (ma non condivisibile nell'energia dei suoi trent'anni) la frase che a un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire l'ultima speranza. (pag. 51)