Orson Scott Card: differenze tra le versioni

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aggiunto incipit I figli della mente
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===''Dogwalker''===
Ero uno qualunque. L'unica ragione per cui mi sono trovato in questo pasticcio è stata che io ho un modo di pensare verticale e Dogwalker pensò che potessi essergli utile, il che era vero; disse anche che mi sarei divertito, il che era una scusa, dato che si sono divertiti più gli altri con me che io con loro.
 
===''I figli della mente''===
Si Wang-mu venne avanti e il giovane di nome Peter la prese per mano per guidarla dentro l'astronave, mentre le porte si chiudevano alle loro spalle.<br>
Una volta nella piccola stanza dalle pareti metalliche, Si Wang-mu sedette su una delle sedie girevoli e si guardò intorno, aspettando di vedere qualcosa di strano e di nuovo, ma a parte le mura di metallo quello avrebbe potuto essere un qualsiasi ufficio del mondo di Path, pulito ma non in maniera eccessiva, e arredato in modo pratico. Lei aveva visto in passato immagini olografiche di astronavi in volo: le affusolate navi da combattimento e le navette che entravano e uscivano dall'atmosfera, le vaste strutture rotondeggianti delle astronavi capaci di accelerare fino ad avvicinarsi alla velocità della luce quanto era possibile a oggetti fatti di materia... da un lato il potere penetrante e acuminato dell'ago, dall'altro quello massiccio del martello. Qui in questa stanza non c'era però potere di sorta, essa era soltanto una stanza.
 
===''I ribelli di Treason''===
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*Orson Scott Card, ''Dogwalker'', traduzione di Daniela Rossi, in "Destinazione spazio 2", a cura di Donald A. Wollheim, Mondadori, 1991.
*Orson Scott Card, ''Wyrm'', traduzione di Marco Pensante, Mondadori, 1989.
*Orson Scott Card, ''I ribellifigli didella Treasonmente''., traduzione di Annarita Guarnieri, Editrice Nord, 19891997. ISBN 8842909688
*Orson Scott Card, ''I ribelli di Treason'', traduzione di Annarita Guarnieri, Editrice Nord, 1989.
*Orson Scott Card, ''I giorni del cervo'' (''Hart's Hope'', 1983, 1986), traduzione di Delio Zinoni, Urania Fantasy, n. 1, Mondadori, giugno 1988.
*Orson Scott Card, ''Il gioco di Ender'', traduzione di [[Gianluigi Zuddas]], Editrice Nord, 1987. ISBN 8842903841