Ki no Tsurayuki: differenze tra le versioni

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* La poesia ha il cuore umano per seme. Gli uomini sono pieni di attività diverse, fra le quali la poesia è quella che consiste nell'esprimere i pensieri del cuore con metafore tolte da ciò che vedono e sentono. Ascoltando l'usignolo che canta tra i fiori, o il gracidar della rana fra le acque dello stagno, noi riconosciamo una verità, cioè che ogni essere vivente fa udire un canto ed esprime il proprio sentimento. (citato da Pacifico Arcangeli in ''Letteratura e Crestomazia Giapponese''; Crestomazia, pp. 210-211)
*Gli antichi imperatori, nei mattini della primavera in fiore o nelle notti allunate di autunno,solevano chiamare a sè i principi e le dame seguite dalle ancelle fedeli, per proporre una gara a chi meglio componesse dei ''tanca''. Da qui giudicavano chi avesse intelletto arguto e pronto, chi una mente incolta e poco sviluppata...<br/> Quando nelle sere d'autunno, sul Tatta galleggiavano a mille le rosse foglie dell'acero, il Micado, entusiasmato, paragonava aad un tappeto di broccato quella vista, che pareva invitare a giacervi sopra... (citato da Pacifico Arcangeli in ''Letteratura e Crestomazia giapponese; Crestomazia, p. 211)
*Il musco, i pini altissimi | e quanto è a Te d'intorno | nel nulla ineluttabile | sarà travolto un giorno | Tu solo non morrai, | Ivascimizu mai. | ( ''Al tempio di Ivascimizu''<ref>Santuario dedicato ad Hachiman, divinità scintoista.</ref>, traduzione di T. Gargallo, citato da Pacifico Arcangeli in ''Letteratura e Crestomazia giapponese''; Crestomazia, p. 211)