John Stuart Mill: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] de ''La servitù delle donne''==
Io mi propongo in questo saggio, di spiegare colla maggior possibile chiarezza, le ragioni sulle quali si fonda una opinione, che io ho abbracciata fin da quanto si formavano le mie prime convinzioni sulle questioni sociali e politiche, e che ben lungi dal fiaccarsi e modificarsi colla riflessione e la esperienza della vita, non fece che ingagliardire viemmeglio con esse. Io credo che le relazioni sociali dei due sessi, che sottomettono l'un sesso all'altro in nome della legge, sono cattive in sé stesse, e costituiscono oggidì uno dei precipui ostacoli che si oppongono al progresso dell'umanità: io credo ch'esse debbono dar luogo ad una perfetta eguaglianza senza privilegio, né potere per l'un sesso, come senza incapacità per l'altro.
 
== Citazioni su John Stuart Mill ==
* Il Signor J. St. Mill riesce, con la logica eclettica che lo contraddistingue, ad essere dell'opinione di suo padre [[James Mill]] e contemporaneamente di quella opposta. Se si confronta il testo del suo compendio, ''Principles of Political Economy'', con la prefazione (della prima edizione), dove egli si annuncia come l'[[Adam Smith]] del tempo presente, non si sa se ammirare più l'ingenuità dell'uomo o quella del pubblico che in piena buona fede gli ha creduto. (in [[Karl Marx]], ''Il Capitale'', Libro I, p. 157n)
 
==Note==