Farid al-Din 'Attar: differenze tra le versioni

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*Un tale volle chiedere a un folle di Dio: Dimmi, cosa è mai questo mondo? Cos'è mai questa nostra immensa dimora? Quegli rispose: Questo mondo di gloria e d'infamia è simile ad una palma dagli infiniti colori. Se qualcuno sfregasse la sua corteccia con le mani, si scioglierebbe come cera. Ma essendo fatto realmente di cera, che altro può essere? E quegli infiniti colori in realtà sono pure apparenze! Poiché tutto è pura [[Monismo|unità]], ogni dualità è qui inconcepibile, per cui non ha senso dire io e tu. L'interminabile scala della creazione si snoda attraverso infiniti io e noi, e per questo è così facile cadere dai suoi gradini. Più in alto vuoi salire e più stolto ti dimostri, giacché scivolando conoscerai una caduta più rovinosa. Se non morrai a te stesso per vivere in Lui, sarai considerato un ribelle, giacché avrai scelto di associarti a un pugno di mosche. Ma se vivrai in Lui, potrai conoscere il mistero dell'unità: unità purissima, non volgare associazione. (da ''Il Canto degli Uccelli'')
 
*La valle dell'amore... per entrare in questa valle bisogna tuffarsi interamente nel fuoco, o meglio bisogna esser fuoco, perché lì altrimenti non si potrebbe vivere. Colui che ama veramente ha da essere simile al fuoco, il viso infiammato, ardente e impetuoso come il fuoco. Per amare non si deve avere secondi fini; si deve esser pronti a gettare nel fuoco cento mondi (citato in "Il sesso è amore" di Raffaele Morelli, Mondadori pag. 47., 2010)
 
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