Modi di dire greci antichi: differenze tra le versioni

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*'''Ἄιδειν πρὸς μυρρίνην'''
:''Cantare accompagnato dal mirto''
::Detto di qualcunochi è inesperto di letteratura.<ref>Citato in Zenobio, I, 19. «Era abitudine che chi nei simposi non potesse cantare <con la lira>, cantasse con in mano un ramo di alloro o di mirto», scrive Zenobio. Il mirto era sacro ad Afrodite, l'alloro ad Apollo (p. 372).</ref>
*'''Ἄιδος κυνῆ'''
:''L'elmo di Ade''
::Detto di qualcuno chechi si nasconde con un espediente.<ref>Citato in Zenobio, I, 41. Zenobio descrive il mito di Perseo, che usò l'elmo di Ade per non farsi vedere dalle Gorgoni quando decapitò Medusa. Il vocabolo κυνῆ originariamente indicava un copricapo in cuoio (p. 376).</ref>
*'''Αἰθέρα νήνεμον ἐρέσσειν'''
:''Remare senza un filo di vento''
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*'''Αἲξ οὐρανία'''
:''Una capra celeste''
::Una persona correttacorrotta, nei commediografi chi fa pressione per offrire denaro a qualcuno.<ref>Citato in Zenobio, I, 26. «Cratino dice che la capra Amaltea fu <nutrice> di Zeus, come anche "una capra del cielo" [...] anche chi aveva il corno di Amaltea otteneva ciò che voleva», scrive Zenobio. L'accostamento della capra Amaltea alla corruzione sarebbe dovuto, secondo Zenobio, al fatto che l'abbondanza garantita dalla capra diventava, nel contesto dell'Atene di Pericle, un'abbondanza di tangenti e denaro illecito (p. 374).</ref>
*'''Αἲξ τὴν μάχαιραν'''
:''Capra e coltello''
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*'''Ἀντικίρρας σε δεῖ''' (in latino: ''naviget Anticyram'')
:''Dover andare ad Anticira''
::Detto a qualcunochi che agivaagisce stupidamente.<ref>Citato in Orazio, ''Satire'', II, 3, 83; 166; Ovidio, ''Epistulae ex Ponto'', IV, 3, 53; Giovenale, ''Satire'', XIII, 97.</ref>
*'''Ἀρχὴ Σκυρία'''
:''Un regno a Sciro''