Louis de Wohl: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Descrivendo gli [[Unni]]}} Si trattava di un popolo che viveva sul cavallo, in qualche parte lassù sul Danubio, e ancora più verso oriente; gente dalle gambe corte, dalla pelle brunastra, dagli occhi stretti, un popolo selvaggio, crudele, primitivo, poligamo e politeista, che non aveva mai dissodato un campo, popolo di pastori e guerrieri. (pp. 42-43)
*Quando {{NDR|da giovane il futuro Papa Leone I}} studiava [[filosofia]] [...] aveva conosciuto un mondo dove nulla, nulla affatto era saldo e sicuro, dove un abile argomento vinceva l'altro, finché in bocca non restava che un sapore arido, un sapore di polvere. (p. 129)
*Un uomo abile deve saper compiere grandi cose senza danneggiare se stesso. (p. 181)
*Una guerra vinta contro gli unni non avrebbe reso nulla. Una guerra perduta, in confronto, era l'annientamento completo. (p. 181)
*Gli uomini alterano e torcono ogni messaggio: non così le bestie. (p. 239)
 
===[[Excipit]]==
L'immenso impero degli unni si sfasciò quasi immediatamente. Ellac, Genghis e Irnac caddero in combattimento contro nazioni tributarie che, dopo la morte del potente, vollero riavere la libertà. Le tribù unne si dileguarono. <br/> Questa fu la fine del primo grande attacco dell'Asia contro l'Occidente. <br/> Il mondo respirò di sollievo.
 
==[[Incipit]] di ''L'albero della vita''==