Storico: differenze tra le versioni

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*Buon storico è chi conserva il senso della specificità di ogni età, della successione delle epoche e, infine, delle costanti che, sole, ci permettono di parlare di un'unica e medesima stotia. ([[Raymond Aron]])
*Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze? ([[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas, padre]])
*Gli storici che fanno un'affermazione a vent'anni, a venticinque, a trenta, e la rifanno a settanta, quasi sempre sono dei mediocri [...]. Secondo me il compito dello storico è questo. Lo storico non può rimanere attaccato come un'ostrica al suo guscio. Se lo fa, ha finito di fare lo storico; fa il teologo o il politico. Io dico che la storia si fa via via, con continue acquisizioni. ([[Renzo De Felice]])
*La differenza tra un romanziere e uno storico è questa: che lo [[scrittore]] racconta menzogne deliberatamente e per il gusto di farlo; lo storico racconta menzogne nella sua semplicità e immagina di dire la verità. ([[Halldór Laxness]])
*Lo scrivere storia si fonda su criteri di scelta e di valori, e di fronte a questo impegno ed ai pericoli del soggettivismo e dell'arbitrio, lo storico deve por mente al proposito di Ranke di descrivere gli avvenimenti «esattamente come si svolsero». Se lo storico fa suo questo proposito con la serietà che si conviene, e con tutte le conseguenze che ne derivano, egli deve sentirsi impegnato ad applicare nel suo compito di scelta e di valutazione non semplicemente i criteri del suo tempo, ma piuttosto di giudicare ogni epoca col metro dell'epoca stessa. ([[Nikolaus Pevsner]])