Torino: differenze tra le versioni

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[[Immagine:MoleAntonellianaDaiGiardiniReali.jpg|thumb|La Mole Antonelliana vista dai giardini Reali]]
Citazioni su '''Torino''' e i torinesi.
 
*Cosa amo di Torino? Niente di più facile: i ristoranti! Ogni volta che vengo a girare un film in città, ingrasso di un bel po’ di chili. Mi rendo conto che detto da un napoletano come me può sembrare un’eresia, ma io credo che la cucina piemontese sia davvero a un livello superiore, una cosa quasi senza eguali. Forse quella siciliana può raggiungerla, ma davvero io ho una passione per i vostri piatti. E poi, è la quantità dell’offerta che mi fa impazzire: mai visto un così gran numero di buoni ristoranti. Il mio preferito in città? Le tre galline. ([[Paolo Sorrentino]]). <ref> I Love To, Extratorino 07/2013. http://extratorino.it/i-love/paolo-sorrentino/ </ref>
 
*''E da Superga nel festante coro | De le grandi Alpi la regal Torino | Incoronata di [[vittoria]], ed [[Asti]] | repubblicana''. ([[Giosuè Carducci]])
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*La strada per Menfi e Tebe passa da Torino. ([[Jean-François Champollion]])
 
*La Torino di ora la conosco poco, ma la Torino di una volta mi piaceva molto. In particolare la sua vita politica, il fervore che abitava questa città altrove non si trovava. A Torino frequentavo i circoli politici, facevo il mestiere di operaio, e ho passato un periodo bello, intenso. E poi, un po’ come credo sia adesso, Torino era una città che non andava mai a dormire: gli operai lavoravano su più turni, si smontava da un turno e si attaccava con quello dopo, la città era insonne, e io con lei. ([[Erri De Luca]]). <ref> I Love To, Extratorino 08/2013. http://extratorino.it/i-love/erri-de-luca/</ref>.
 
*Prima dell'Italia unita, il mondo conosceva un caledoiscopio di regni litigiosi: la Roma una volta imperiale, il mondo dell'acqua di Venezia, la Firenze di Michelangelo, la Milano lirica. Ma l'Italia, la nazione, incomincia nei suoi cieli, al suo passaggio nord-occidentale dove montagne dipinte alla perfezione si scontrano con una città dalle invenzioni tumultuose. Dove s'intrecciano sofferenza e libertà, dove sui pendii sono stati costruiti castelli ed erette fortezze verso il cielo, per resistere agli invasori sapendo che sarebbero venuti. A queste altitudini, grazie a cuori coraggiosi mai conquistati, è nato il miracolo unificatore – il Risorgimento – la nascita dell'Italia. Il primo parlamento, una nuova bandiera, cugini dalle lunghe dispute ne ha fatta una, succede qui, all'ombra di queste Alpi ghiacciate, in mezzo a piazze spaziose e portici senza fine, nello splendore barroco della città a lungo assediata, Torino.<br/> Le storie degli atleti iniziano dove l'Italia è nata: dove la resistenza a lungo ha prosperato, le guerre sono scoppiate e poi terminate, dove un caleidoscopio di regni fu infine riunito in una città di maestà e santità, dove la competizione fa scoccare la scinttilla della passione, una città dalla succulenta eleganza e velocità elegante, dove la grandezza è nata da visioni senza paura e devozioni incondizionate. A nord di Roma e Firenze, ad ovest di Venezia e Milano, il mondo arriva alle altitudini alpine dell'Italia. Il mondo arriva ad ascoltare storie antiche e nuove... le storie di Torino. (Da ''The world comes to Torino'', 2006)<ref>2006-02-10, The World comes to Torino, Video di presentazione della città di Torino come introduzione alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali, New York, NY, NBC.</ref>.
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*Torino è la città italiana in cui negli ultimi anni si è costruito di più, un processo che riguarda tutte le città post-industriali, destinate a diventare città del divertimento. Il modello, anche se non esplicito, è [[Las Vegas]]. ([[Giuseppe Culicchia]])
 
*Torino è una lontana parente che finalmente ha levato il nylon dalle poltrone del salotto buono ([[Marco Malvaldi]]).<ref>Da Extratorino 09/2013, http://extratorino.it/marco-malvaldi/</ref>.
 
*Torino ha un'anima complessa. Torino città operaia. Torino città della Fiat. Torino con la tradizione di città capitale. Torino città italiana, anzi romana, ma anche città alpina, che guarda alla Francia e all'Europa. Torino di Gobetti, di Einaudi, di Bobbio, di Gramsci e dell'«Ordine nuovo», Torino comunista e Torino liberale. Torino col suo carattere, la sua sobrietà, la sua serietà, che non si apre e non si dà tanto facilmente, ma che ti accetta quando si convince che impersoni i suoi stessi valori: l'impegno nel lavoro, una forte cultura civica, un senso del dovere che ti compete, per la parte che hai nella vita della città. ([[Arrigo Levi]])