Pier Damiani: differenze tra le versioni

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Anche nella ''De sancta simplicitate'' Damiani afferma Dio come volontà pura, oltre la logica umana; Dio non è la deduzione di un sillogismo ma anzi fonte di ogni sillogismo e di ogni ragione, così come la via della salvezza non può essere raggiunta per via scientifica ma attraverso il mistero della redenzione:
*''"L’imperatore Giuliano e il martire Donato studiarono insieme, ma quello si attardò negli studi, e questo seguì le vie della verità; quello scrisse otto libri contro i galilei e questo, disimparando la sapienza, salì al cielo con l’aureola del martirio".''
Come alla filosofia non può essere riconosciuta indipendenza rispetto alla fede, così non può riconoscersi indipendenza all’Impero e alla sfera politica: l’Impero non ha fini distinti da quelli del Papato dal momento che è il papa a consacrare l’imperatore affidandogli con ciò la missione di governare i popoli cristiani, affinché essi pervengano al raggiungimento dei fini religiosi: se egli venisse meno a questa missione, verrebbe meno la natura stessa del suo potere. Sono, in sostanza, le idee di papa Gregorio VII che afferma il primato religioso tanto nella politica che nella cultura. <ref name="citazione da">[http://www.summagallicana.it/lessico/p/Pier%20Damiani%20Santo.htm
], citazione.</ref>
 
==Citazioni su Pier Damiani==
*''Un chierico o un monaco che molesta gli adolescenti o i giovani, o chi è stato sorpreso a baciare o in un altro turpe atteggiamento, venga sferzato pubblicamente e perda la sua tonsura. Dopo essere stato rasato, venga ricoperto di sputi e stretto con catene di ferro, venga lasciato marcire nell'angustia del carcere per sei mesi. Al vespro, per tre giorni la settimana mangi pane d'orzo. Dopo, per altri sei mesi, sotto la custodia di un padre spirituale, vivendo segregato in un piccolo cortile, venga occupato con lavori manuali e con la preghiera. Sia sottoposto a digiuni, e cammini sempre sotto la custodia di due fratelli spirituali, senza alcuna frase perversa, o venga unito in concilio con i più giovani. Questo sodomita valuti a fondo se abbia amministrato bene i suoi uffici ecclesiastici, poiché la sacra autorità giudica questi oltraggi tanto ignominiosi e tanto turpi. Né si lasci tentare affinché non abbia a corrompere nessuno di dietro, né ad unirsi con nessuno fra le cosce, perché [...] sarà sottoposto, e giustamente, a tutti quei turbamenti provocati dal comportamento vergognoso.'' (da ''Liber Gomorrhianus'', 1049, cap. XVI, traduzione dal latino di Irene Zavattero)
 
*''In quel loco fu' io Pietro Damiano, | e Pietro Peccator fu' ne la casa | di Nostra Donna in sul lito adriano. || Poca vita mortal m'era rimasa, | quando fui chiesto e tratto a quel cappello, | che pur di male in peggio si travasa.'' ([[Dante Alighieri]])