Federico De Roberto: differenze tra le versioni

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Nuovo libro di Federico De Roberto dal titolo "Il colore del Tempo" con l'incipit e citazioni
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*Se volete riuscire con le donne, non le fate [[Risata|ridere]].
 
==''L'imperioIl colore del Tempo''==
===[[Incipit]]===
====''Il secolo agonizzante''====
I [[giornali]] vivono quanto le rose: l'''espace d'un matin''. Non è facile paragonare altrimenti che per la loro caducità un foglio stampato e il più bel fiore della creazione; ma, se il fiore ha vantaggi innumerevoli sul [[giornale]], - e non agli occhi delle [[donne]] soltanto, o dei [[poeti]], o degli innamorati, - il giornale anch'esso ne ha qualcuno sul [[fiore]]. E questo mi pare evidente: chè, morti gli emerocallidi, i petali secchi vanno a finire nella [[spazzatura]]; mentre coi vecchi fogli si possono fare tante cose: anche [[libri]].
 
 
===Citazioni===
====''Il secolo agonizzante''====
*L'[[artista]] si sente [[solo]]. Singolare ed [[aristocratico]], vive a disagio in mezzo alla società [[democratica]] ed uniforme. Si sente da essa odiato come [[inutile]], come [[superbo]]; e la disprezza. Pertanto le opere sue non si rivolgono ai più, ma ai pochi iniziati.
* Ma consoliamoci nel frattempo pensando che gli uomini sani continuano a credere e ad amare, semplicemente. E, a chi ben guardi, il secolo decimonono non è poi tanto singolare quanto sembra; si può dimostrare che somiglia non poco al diciottesimo, e si può scommettere che il ventesimo gli somiglierà.
 
====''La filosogia di un poeta''====
*Senza dubbio anche questa volta il pensatore si contraddice per amore della verità, per stringere quanto più da presso è possibile la verità. Ragionando della perfezione dell'anima, vuole naturalmente che questa perfezione sia divina; ma poi deve rinunziare ad essa e tornare all'umile umanità; perchè, tanto è vero che la perfezione più perfetta è la divina; quanto è vero che all'uomo bisogna proporre una mèta che egli possa raggiungere, cioè umana. Questo è vero principalmente e sciaguratamente: è vero principalmente e sciaguratamente: che la [[verità]] è [[molteplice]] e [[multiforme]]; e che quando noi crediamo di averla afferrata, allora ci sfugge. [...]
 
====''Il genio e l'ingegno''====
*Max Nordau è stato seguace tanto fervente del Lombroso, che ha esteso la teoria oltre le intenzioni del maestro, sino a considerare la più gran parte degli ingegni artistici universalmente ammirati ai nostri giorni come il prodotto di una degenerazione.
*Alcuni, tuttavia, combattono la teoria del Lombroso perchè temono precisamente che sia diretta, o possa portare a comprimere, a deprimere i sentimenti d'ammirazione che il genio eccita nella mediocre e infima umanità, e a scemarne l'importanza sociale.
 
 
==''L'Imperio''==
===[[Incipit]]===
Quando Ranaldi s'affacciò dal parapetto della tribuna, appoggiandovi la destra armata del cannocchiale, l'aula era spopolata. Scoccavano le due, e per aver salito più che in fretta le scale, dalla paura di perdere il principio dello spettacolo, il giovane ansava. Era anche un poco confuso e intimidito. Il bersagliere di guardia, al portone; più su, al primo piano, l'usciere che lo aveva avvertito di dover la sciare la mazza; l'altro usciere che, ancora più in alto, nella saletta già popolata di giornalisti vociferanti, gli aveva chiesto di mostrare la tessera, quasi sospettando in lui un intruso; quell'apparato, quella diffidenza, i visi sconosciuti, l'ignoranza della via, l'errore d'essere entrato nella sala del telegrafo prima di fare l'ultimo tratto di scale, lo avevano impacciato e quasi intimorito.
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==Bibliografia==
*Federico de Roberto, ''Documenti umani'', Milano, Fratelli Treves Editori, Milano 1888.
*Federico de Roberto, ''I Viceré'', Milano, Garzanti, 1959.
*Federico De Roberto, ''I Viceré'', prefazione di Sergio Campailla, BEN, 1995.
*Federico de Roberto, ''L'imperioImperio'', Oscar Mondadori, Milano 1981.
*Federico De Roberto, ''[http://www.liberliber.it/libri/d/de_roberto/index.htm La morte dell'amore]'', Milano, editore Maia, Milano, 1928.
*Federico De Roberto, ''[http://www.liberliber.it/libri/d/de_roberto/index.htm Processi verbali]'', Palermo, Sellerio Editore, 1990.
*Federico De Roberto, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/d/de_roberto/il_colore_del_tempo/pdf/de_roberto_il_colore_del_tempo.pdf Il colore del Tempo]'', Milano-Palermo, R. Sandron, 1900.
 
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