Corrado Alvaro: differenze tra le versioni

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'''Corrado Alvaro''' (1895 – 1956), scrittore, giornalista e poeta italiano.
 
==Citazioni di Corrado Alvaro==
*L'[[invidia]] ha gli occhi e la [[fortuna]] è cieca. (da ''Gente in Aspromonte'')
*La [[critica]], quella generalmente professata, è l'arte di risuscitare i morti e di far morire i vivi. (da ''L'Italia che scrive''; citato in Domenico Mondeone, ''Impressioni su Corrado Alvaro'', ''Civiltà cattolica'', 88, 19 giugno 1937)
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==''Un treno nel Sud''==
*La dignità è al sommo di tutti i pensieri, ed è il lato positivo dei [[Calabria|calabresi]], come è la difficoltà contro cui si può urtare inconsapevolmente, poiché è qualche volta tutto quanto ha l'uomo.<ref name=XII>Citato in ''Corrado Alvaro E la Letteratura Tra Le Due Guerre'', [http://books.google.it/books?id=K7h35OzZ0xcC&pg=PA12 p. 12].</ref> (p. 133)
*Quasi tutto quello che si legge qui della [[Calabria]], a parte la letteratura dialettale, è rivolto in genere a magnificare una Calabria che non esiste più, e cioè le colonie greche, e [[Sibari]], e [[Locri]]. La tendenza è al classico.<ref name=XII/> (p. 164)
*Il [[Calabria|calabrese]] è curioso di conoscere e di sapere, la sua delizia è ascoltare le persone colte che parlano, anche se a lui non arriva interamente il senso dei grandi e profondi concetti. È come il povero davanti allo spettacolo di una festa apparecchiata, non per lui, ma di cui gli arrivano i suoni, le luci, i colori. Senza invidia. Con un cocente rimpianto d'un bene fatto per tutti gli uomini.<ref name=XIII>Citato in ''Corrado Alvaro E la Letteratura Tra Le Due Guerre'', [http://books.google.it/books?id=K7h35OzZ0xcC&pg=PA13 p. 13].</ref> (p. 204)
*[...] l'[[Meridione|Italia meridionale]] le ha fatte tutte {{NDR|le guerre}}, considerandole un'evasione e una breccia per l'emigrazione. Ora l'Italia meridionale tenta un'evasione interna [...] meridionalizza la nazione.<ref name=XIII/> (p. 207)
*Quasi tutto quello che si legge qui della [[Calabria]], a parte la letteratura dialettale, è rivolto in genere a magnificare una Calabria che non esiste più, e cioè le colonie greche, e [[Sibari]], e [[Locri]]. La tendenza è al classico. (p. 164)
 
==''Quasi una vita''==
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*Nei suoi momenti migliori, l'Alvaro è scrittore che sa darci insieme il sentimento e il risentimento, la passione e il rimorso, l'adesione dell'intelligenza alla vita e il senso di colpa. ([[Geno Pampaloni]])
*Uomo di fede, egli è in verità testimone di due religioni, quella laica della storia e quella più torbida dell'esistenza, quella dell'intervento della ragione e quella, passiva, della vita condotta dagli impulsi del destino. ([[Geno Pampaloni]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==