Giancarlo De Cataldo: differenze tra le versioni

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*Possiamo vendere insieme, comperare insieme, sparare insieme, persino investire insieme, ma mica il Vangelo dice che dovemo pure anna' a letto insieme! ('''[[il Dandi]]''', p. 365)
*La cosa non mi turba. Fa parte delle regole. Io detesto la gente fidata. La gente fidata è leale, e dunque priva di fantasia. Se mi fossi circondato di gente ''fidata'' a quest'ora sarei da un pezzo sottoterra... ('''[[il Vecchio]]''', p. 370)
*- Rimpiangerete questi tempi che ora considerate oscuri.<br />- Rimpiangere Moro? Il Pidocchio? Bologna?<br />- Vedrà. Lei avrà la fortuna di vivere a stretto contatto con gli ultimi uomini veri. Uomini che hanno passioni e identità. Ma, ahimè, tutto questo avrà breve vita! L'oggi muore e il domani sarà il dominio esclusivo di banchieri e tecnocrati. Ah, e ovviamente di ragazzini rincoglioniti dalla Televisione!<br />Scialoja spense il sigaro.<br />- Mi ha mandato a chiamare ma non mi sta dicendo niente di nuovo.<br />- Può darsi, Ma il problema è suo, non mio. Lei si ostina a cercare un disegno dove non esiste nessun disegno, una trama dove non c'è nessuna trama. La smetta con questa pretesa assurda. Il violino e il calendario riposano l'uno accanto all'altro sul tavolo dell'anatomopatologo, e non c'è niente che li colleghi, se non il caso. Questo non è più il secolo di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]]. Questo è il secolo di [[René Magritte|Magritte]]! (pp. 371-372)
*- Riportame a casa, Freddo. C'ho un gruzzolo da parte. Prendo Filly e stasera stessa facciamo i bagagli per il Brasile. Ce ne andiamo e nessuno sentirà più parlare di noi.<br />- Nessuno ti vedrà mai più in giro, amico mio.<br />- Grazie, Freddo, grazie sei più che un fratello per me, grazie... fatte abbraccia', Freddo, fratello mio! {{NDR|[[Ultime parole di personaggi immaginari|Ultime parole]]}}<br />Si abbracciarono. Il Freddo gli sparò attraverso la tasca del trench, con una 357 silenziata che aveva preparato prima dell'incontro. Aggrappato alle sue spalle, Aldo ebbe un sussulto. Il Freddo sparò ancora. Aldo scivolò sulla rena. Il Freddo commise il grave errore di guardarlo in faccia. Aveva gli occhi pieni di lacrime e di stupore. Rivide il volto dell'agnello, scagliò l'arma lontano, che se la prendesse il mare, maledetta pistola, e maledetta vita. Si sentiva più sporco di un infame. (p. 385)
*[[Il Vecchio]] era l'interlocutore privilegiato della diplomazia parallela che legava a filo doppio Italia e Stati Uniti. Il campione dell'anticomunismo viscerale. Il Vecchio era un moderato. Temperava le asprezze degli estremisti con la sua calma sapienza. Era ben gradito anche oltrecortina. No, il Vecchio non era che un rottame, un sopravvissuto di altre epoche, uno specchietto per le allodole, un uomo di paglia che tenevano relegato in un ufficetto senza né fondi né uomini. Macché. Mai come nel caso del Vecchio il ruolo formale non corrispondeva al potere effettivo: mediocre e periferico il primo, oscuro e illimitato il secondo. Il Vecchio era uno spaventapasseri che si agitava nei momenti di crisi. Il Vecchio era il crocevia della Storia segreta dell'ultimo quarto di secolo. (p. 407)