Stefan Zweig: differenze tra le versioni

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*La missione del docente per quell'età non era tanto portarci avanti, quanto tenerci indietro, non plasmarci interiormente, ma inserirci il più docilmente possibile nel sistema dell'ordine, non accrescendo la nostra energia, ma disciplinandola e livellandola. (p. 47)
*Il miglior centro di cultura per ogni novità rimaneva tuttavia il [[caffè]]. Per capire questo, bisogna ricordare che il caffè viennese rappresenta un'istituzione speciale, non paragonabile a nessun'altra al mondo. Esso è in fondo una specie di club democratico, accessibile a tutti in cambio di un'economica tazza di caffè, dove ogni cliente, versando quel modestissimo obolo, ha il diritto di starsene per ore a discutere, a scrivere, a giocare alle carte, ricevendo la posta e divorando soprattutto un illimitato numero di giornali e di riviste. Nei migliori caffè viennesi c'erano tutte le gazzette della città e non queste soltanto, ma quelle della Germania intera, nonché le francesi, le inglesi, le italiane e le americane, ed inoltre tutte le riviste letterarie ed artistiche di qualche importanza, dal Mercure de Pratice alla Neue Rundschau, dallo Studio al Burlington Magazine. (p.50)
*Noi confidavamo in Jaurès e nell'internazionale socialista, credevamo che i ferrovieri avrebbero preferito far saltare le rotaie che portare i loro compagni al fronte come bestie al macello, noi contavamo sulle donne, che avrebbero negato i loro figli e i loro sposi al Moloc, eravamo convinti che nel supremo momento si sarebbe manifestata, trionfando, la forza spirituale e morale dell'[[Europa]]. Il nostro idealismo comune, il nostro ottimismo determinato dal progresso ci fece misconoscere e disprezzare il comune pericolo. (Pp.176)
 
==''Novella degli scacchi''==