Nikolaj Vasil'evič Gogol': differenze tra le versioni

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== Citazioni di Nikolaj Vasil'evič Gogol' ==
*Cos'è tutto ciò che ho scritto fin oggi? Mi sembra di scartabellare un vecchio quaderno di scuola dove in una pagina noti negligenza, in un'altra impazienza e abborracciature; la mano timida e incerta del principiante, e il modo di fare ardito dell'insolente... È ormai tempo di accingersi a lavorare sul serio. Oh, quale meraviglioso significato hanno avuto tutte le circostanze e le vicissitudini della mia vita! Quale via di salvazione sono state per me le amarezze e le avversità... La mia lontananza attuale dalla patria è voluta dall'alto, da quella stessa sublime provvidenza che tutto mi concede per la mia educazione. ''Questa è una grande svolta ''[perelom]'', una grande epoca della mia vita''. (da una lettera a Zukovskij del 16 giugno 1836; citato in Leone Pacini Savoj, introduzione a Gogol' 2004, p. 59)
*Da tempo avevo il sospetto che i [[Cane|cani]] fossero più intelligenti degli uomini; ed ero perfino convinto che potessero parlare, ma che, soltanto, ci fosse in loro una specie di cocciutaggine. Sono dei grandi politiconi: osservano ogni cosa, non perdono una sola mossa di una persona. (da ''Il diario di un pazzo'', in ''I racconti degli «ArabescchiArabeschi»'', p. 86)
*Davanti a me il [[Vesuvio]]. Adesso butta fiamme e fuma. Uno spettacolo straordinario! Figuratevi un enorme fuoco d'artificio che non s'arresta per un solo minuto. (da una ''lettera alla madre da Napoli'', 1838; citato in ''Il Vesuvio'', Pierro Gruppo Editori Riuniti Campani, Napoli, 2000)
*I [[Cane|cani]] sono gente di cervello, conoscono ogni nesso politico. (da ''Il diario di un pazzo'', in ''I racconti degli «Arabescchi»'', p. 87)