Stefano Lorenzetto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
'''Stefano Lorenzetto''' (1956 – vivente), scrittore e giornalista italiano.
 
*Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti, sostiene che in 40 anni i criteri di accertamento della [[morte cerebrale]] «non sono mai stati messi in discussione dalla comunità scientifica e vengono applicati in tutti i Paesi scientificamente avanzati». Ma non in Giappone. È da considerarsi un Paese scientificamente arretrato, il [[Giappone]]?<ref name=trapi>Da ''[http://www.ilgiornale.it/news/quei-dubbi-sulla-morte-censurati-40-anni.html Quei dubbi sulla morte censurati da 40 anni]'', ''Il Giornale.it'', 4 settembre 2008.</ref>
*Allora come fa la scienza a dichiarare morto, cessato, finito un mondo di cui per sua stessa ammissione conosce poco per non dire nulla? Seconda contraddizione. Vogliamo parlare delle modalità di accertamento della [[morte cerebrale]]? Nel 1975 la legge fissava in 12 ore il periodo d'osservazione obbligatorio prima che il collegio medico potesse autorizzare l'[[trapianto|espianto degli organi]]. Nel 1993 il presidente [[Oscar Luigi Scalfaro]] dimezzò i tempi: 6 ore. Dopodiché, se l'elettroencefalogramma risulta «piatto», si procede all'espianto. Un decreto del ministero della Sanità autorizza persino il personale tecnico a eseguire questo esame decisivo. Perché tanta fretta che mal si concilia con la tutela dell'individuo e dei suoi familiari? Terza contraddizione.<ref name=trapi/>
*È giusto dichiarare morta una persona in base a una convenzione di legge che ha il solo scopo di favorire i [[trapianto|trapianti d'organo]]?<ref name=trapi/>
*Purtroppo tutti gli organi, a eccezione delle cornee, hanno questo di brutto: per poter essere [[trapianto|trapiantati]] vanno tolti dal corpo del «donatore» mentre il cuore di questi batte, il sangue circola, la pelle è rosea e calda, i reni secernono urina, un'eventuale gravidanza prosegue, tanto da rendere necessaria la somministrazione di farmaci curarizzanti per impedire spiacevoli reazioni quando il chirurgo affonda il bisturi. Vi paiono cadaveri, questi? Sì, assicurano i trapiantisti. No, stabilisce una legge dello Stato: infatti «per cadavere si intende: "Il corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale"» (circolare del ministero della Sanità 24 giugno 1993, n. 24).<ref name=trapi/>