Esteban Cambiasso: differenze tra le versioni

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* {{NDR|Alla domanda: 'Qual è lo stadio che ti ha più impressionato?'}} Ho avuto la fortuna di giocare in due squadre europee con gli stadi che mi sono sembrati i migliori: [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] e il Bernabeu. Sono stati quelli che mi hanno dato l'impatto maggiore. Sono stadi costruiti solo per il calcio, senza pista di atletica e con le tribune più vicine.<ref name="fcinternews" />
 
* {{NDR|Alla domanda: 'Tra Argentina, Spagna e Italia, quali sono i derby più belli che hai giocato?'}} Real-Barcellona ha un seguito mediatico come nessun altro. Però per tifo e clima sono più belli Inter-Milan e quelli in Argentina. In Europa, perdere un derby può voler dire perdere un campionato, perché sono squadre importanti in cima alla classifica.<ref name="fcinternews" />
 
* {{NDR|Sul suo ruolo}} Mi definisco un giocatore che ha sempre giocato per la squadra. Non ho mai giocato dove volevo, ma dove mi metteva l'allenatore. Però guardate come sono le cose: in Argentina mi vedono come un volante offensivo, mentre in Italia sono considerato uno dei giocatori più tattici del campionato. Ovvero, stare attento in difesa quando la squadra attacca, aiutare l'attacco quando c'è meno potenziale offensivo. Di solito mi capita di giocare in squadre con un gran peso offensivo. Comunque, mi sento meglio più sono in mezzo al campo. Ho il campo di fronte, posso sfruttare la visione di gioco. Sulla fascia ho meno risorse, la velocità non è il mio forte.<ref name="fcinternews" />
 
* {{NDR|Alla domanda: 'E' vero che all'inizio non ti piaceva il calcio?'}} C'è gente a cui piacciono altri sport {{NDR|ride}}. Era il primo impatto, perché la mia famiglia aveva giocato a basket e praticamente vivevo in un club di basket. Se uno nasce in un club ippico perché tuo padre sta lì tutto il giorno, è probabile che ami di più i cavalli dei cani, così è successo a me. Sono nato in un club di basket e credevo che quello fosse il mio sport. Avevo una grande passione per il basket, i miei genitori preferivano che giocassi a basket piuttosto che a calcio. Ho dovuto scegliere quando le partite nelle giovanili dell'Argentinos erano alla domenica mattina, nello stesso orario di quelle di basket. Ora mi piace di più il calcio, è la mia vita! Però mi piacciono anche basket e tennis. Sarei presuntuoso a dire che avrei fatto una carriera importante anche nel basket. Però quando ho smesso posso dire che giocavo meglio a basket che a calcio, mi consigliavano di non lasciarlo.<ref name="fcinternews" />
 
* {{NDR|Alla domanda: 'Sei nato a Villa de Parque, a Buenos Aires. Come ti ha cresciuto questo quartiere?'}} Forte e sano, lo sport di squadra di insegna tutto. Per questo con Pupi abbiamo fondato in Italia una scuola calcio {{NDR|i Leoni di Potrero}} senza fini di lucro per trasmettere questo spirito. La vita di squadra ti dà appartenenza, è un posto sicuro.<ref name="fcinternews" />
 
* {{NDR|Alla domanda: 'Per che squadra facevi il tifo da bambino e chi era il tuo idolo?'}} Tifavo per l'Argentinos Juniors e in quell'epoca Fernando Redondo era un modello inevitabile. Ho avuto la fortuna di conoscerlo quando era in vacanza in Argentina. Il mio allenatore, Carlos Balcazar, mi disse: "Devi conoscere una persona". Avevo il suo poster in camera, me lo firmò. E' curioso, poi mi comprò il Real Madrid e ho fatto la pre season con Fernando e gli altri mostri sacri del Real.<ref name="fcinternews" />