Giorgio Bassani: differenze tra le versioni

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*''M'avessi da bambino | serbato alla tua Legge. | Stato sarei del gregge | dei morti a capo chino. || vittima persuasa | di un'altra libertà.''(da ''Te lucis ante'', 13, pag. 57)
*''«Vide cor meum»: Tu, chiami? Oh il cuore, il cuore, niente | altro di me (Tu, cerchi?) ti specchia dal profondo. | Dunque toccami il cuore; gli occhi no, non la mente, | non la lingua insolente, la bocca ove m'ascondo''. (da ''Un'altra libertà'', ''Vide cor meum'', pag. 63)
 
 
==''Il giardino dei Finzi-Contini''==
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==''Cinque storie ferraresi''==
 
===''Il muro di cinta'' ===
 
====[[Incipit]]====
Il cimitero era un vastissimo campo recintato, ai piedi dei bastioni della città. Le lapidi parevano poche per quello spazio; si notavano più fitte soltanto nel tratto di verde dove cadeva l'ombra del muro di cinta.
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====[[Incipit]]====
A definirlo consolante, il vasto complesso architettonico del Camposanto Comunale di Ferrara, così come si presenta alla vista di chi riesce dall'angusta via Borso nell'immensa piazza della Certosa, c'è rischio, lo comprendo bene, di farsi ridere in faccia, o di guadagnarsi alla peggio qualche brutta qualifica!
 
 
====[[Explicit]]====
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====[[Explicit]]====
Lo osservavo, e non sapevo che cosa pensare. Era vestito senza nessuna cura: con una vecchia giacca di lana color tabacco, dalle tasche sformate, e certi calzoni di flanella grigia, lisi e rigonfi ai ginocchi, che chissà da quanto tempo non erano stati stirati.<br> Di salute stava bene, comunque. Si era irrobustito, ingrossato: un uomo di quasi cinquant'anni, ormai.<br> E mentre lo presentavo in giro agli amici, vidi che la pelle del collo gli si era venuta solcando, con l'età, di rughe profonde. Era una pelle spessa, cotta dal sole, quasi nera.<br> ricordava il cuoio, sì, proprio il cuoio grasso.
 
 
 
==Citazioni su Giorgio Bassani==