André Padoux: differenze tra le versioni

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*Il termine «[[tantra|tantrismo]]», come abbiamo visto, è estraneo all'India tradizionale, di lingua sanscrita. Si hanno solo il sostantivo ''tantra'' e l'aggettivo ''tāntrika'', tantrico, e qualche composto. (pp. 16-17)
*Sarei tentato di affermare che qui abbiamo a che fare con due manifestazioni differenti del medesimo sostrato indiano, una popolare, comune (più legata alla terra), l'altra colta, elitaria (che reca tracce indoeuropee), il contatto e le interferenze tra le quali avrebbero fatto sì che apparisse ai margini dell'ortodossia vedico-brahmanica quell'insieme di speculazioni e pratiche che avrebbe costituito il tantrismo. (p. 31)
*Ma bisogna citare al disopra di tutti il grandissimo [[Abhinavagupta], filosofo e yogin, studioso di estetica e mistico, il cui ''Tantrāloka'', vasto trattato spirituale e di ritualistica, è, insieme con il commentario di [[Jayaratha]], un'opera fondamentale per la conoscenza dell'universo tantrico. (p. 52)
*[[Devi|Questa]] è una, onnipresente, sovrana; le diverse dee adorate nei culti privati o pubblici, pur con le loro differenze a volte molto marcate, non sono altro che sue forme particolari. (pp. 80-81)
*Vivere, esistere consapevolmente come ''tāntrika'', è vivere in un universo che si avverte penetrato dall'energia divina, un complesso energetico nel quale il [[corpo]] è immerso, facendone parte e offrendone un riflesso nella propria struttura: un corpo in cui sono presenti le forze sovrannaturali, le divinità, che lo animano e lo legano al cosmo, un corpo che ha una struttura e una vita divino-umane, e che è, inoltre, un corpo yogico. (p. 95)