Sergej Aleksandrovič Esenin: differenze tra le versioni

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*Ma c'è in Esenin, evocatore di ritmi, luci, colori, odori, un'altra realtà; l'infanzia del suo linguaggio con immagini strappate ad ogni spirale logica e segni, quasi discografia distorta, che sfuggono alle architetture sintattiche abituali... "Io non sono un mercante di parole", scrive in una sua lirica, quasi a voler stringere i propri giudici su un terreno di humus sacrale, in un prodigio di itinerari ignoti alla cifra grafica. ([[Salvatore Quasimodo]])
*Nella primavera del 1918 conobbi Esenin a Mosca. Aveva un fisico attraente, proporzioni armoniose, i gesti calmi ma decisi, ed un viso non tanto bello quanto simpatico. La cosa che mi piacque di più in lui fu la sua allegria, lieve, vivace, ma mai chiassosa o violenta. Era molto ritmico. Ti guardava dritto negli occhi, dandoti subito l'impressione di essere una persona sincera, e sicuramente un ottimo amico. ([[Vladislav Chodasevič]])
(1884 – 1937), critico letterario e letterato russo.
*Non notai in lui la minima traccia di posa, anzi aveva una grazia seducente, umile e conquistatrice, dolce e dura al tempo stesso. ([[Aleksandr Konstantinovič Voronskij]])
*{{NDR|Sulla morte di Esenin}} ''Se ci fosse stato inchiostro all'Angleterre | non avreste avuto bisogno di tagliarvi le vene.'' ([[Vladimir Vladimirovič Majakovskij]])