Larry Stefanki: differenze tra le versioni

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*[[John McEnroe|John]] era un giocatore che si basava sulle sensazioni ed il miglior modo per fargliele tornare era mostrargli com'era quando le aveva.<ref name=rod/>
*Niente è come giocare. Mi è piaciuto tanto viaggiare e competere; mi sarei iscritto a qualsiasi torneo se avessi potuto, in tutto il mondo.<ref name=rod/>
*Non è mai finita, finita. Ce l'ho nel sangue. [[Andy Roddick|Andy]] mi ha detto "Sei un ergastolano". Io gli ho risposto "No". Mi piace quando qualcuno vuole sfidare sé stesso. Non importa se è 20, 25, 30 del ranking, non è una questione di numero. "Ho giocato tante volte contro i tuoi giocatori, mi hai visto. Cosa ne pensi?" ecco come [[Fernando González|Fernando]] mi ha avvicinato. Gli ho risposto: "Non importa quello che penso io. Cosa ne pensi tu?" Questa è la cosa più importante, perché parliamo di un gioco individuale. Bisogna guardarsi allo specchio e dire, "Ho bisogno d'aiuto." Non cose del tipo, "Sto guadagnando 1, 2 milioni di dollari l'anno e mi basta questo."<ref name=rod/>
*{{NDR|Nel 2010}} Quando abbiamo cominciato a lavorare insieme non era per nulla familiare con concetti come la traiettoria dei colpi, l'alternanza delle rotazioni e la teoria degli angoli. Ora sta diventando un giocatore multidimensionale, capace di usare tutte le armi di cui dispone e di scegliere di usarle a seconda della situazione. Ci sono un sacco di giocatori di "ping-pong" là fuori, ma i veri campioni sono multidimensionali, ed è ciò che [[Andy Roddick|Andy]] sta diventando.<ref name=rod/>
*Questo ragazzo, quando era al meglio, vedeva il campo come McEnroe. Poteva creare angoli che il tennis non aveva mai visto. La differenza era che a [[Marcelo Ríos|Marcelo]] non importava vincere o perdere. Amava fare colpi sensazionali, fregandosene di quale fosse il momento più opportuno per farli. Era soddisfatto solo di arrivare al numero uno, ma gli ho sempre detto che non mi interessavano i venticinque milioni di dollari che aveva guadagnato, io volevo i Grandi Slam. Ecco come si misura il successo.<ref name=rod/>
 
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*Larry è molto bravo nei rapporti interpersonali con i giocatori. Si può far recepire meglio un messaggio tornando a piedi da un film o seduti davanti ad una birra, quando il giocatore non ha la stessa probabilità di essere sulla difensiva come invece è probabile che sia in campo. È subdolo, ma efficace. ([[Tom Gullikson]])
*Lui non è lì per dire ai suoi giocatori quello che vogliono sentirsi dire. I giocatori tendono ad essere circondati da tutti yes-man, mentre invece Larry gli dice esattamente dov'è che sta la realtà, che loro vogliano saperla oppure no.<ref name=rod/> (Tom Tucker<ref>Allenatore e amico di Larry Stefanki.</ref>)
*Nella mia carriera i miei migliori ricordi sono con Larry. È stato il miglior coach che io abbia mai avuto. Mi ha insegnato tanto sul tennis. Con lui ho imparato a vincere anche quando non giocavo il mio miglior tennis. Larry è un grande allenatore, specialmente quando stai cercando di arrivare al top. ([[Fernando González]])
 
==Note==