Cina: differenze tra le versioni

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*Per tanto tempo la grande cultura europea aveva guardato con curiosità e interesse alla Cina: dov'erano le guerre di religione che insanguinavano l'Europa? Esse erano impedite da una religione che rifuggiva dal mistero e dal dogma, risolvendosi nell'etica. Per i ''philosophes'' era più facile riconoscersi nei mandarini che non nel clero cattolico o nei pastori protestanti. L'importanza del ruolo svolto da un ceto di intellettuali laici nel grande paese asiatico era confermata dal fatto che là le più alte cariche dell'amministrazione erano spesso assegnate mediante concorso pubblico piuttosto che essere appannaggio, come avveniva in Francia, di un'aristocrazia nobiliare, alleata e intrecciata col clero. In ogni caso, in Cina il principio laico e moderno del merito aveva la meglio sul principio oscurantista del privilegio fondato sulla nascita e sul sangue. ([[Domenico Losurdo]])
*"Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà": questa profezia di [[Napoleone]] – che la formulò nel 1816, dopo aver letto la relazione di viaggio del primo ambasciatore inglese in Cina, Lord Macartney – sembra oggi destinata ad avverarsi nella dimensione economica, prima ancora che in quella militare a cui pensava l'imperatore. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che riunisce i 30 paesi più industrializzati, rivela un sorpasso clamoroso: gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] non sono più la prima destinazione degli investimenti dal resto del mondo, sono stati spodestati proprio dalla Cina come meta preferita delle multinazionali. ([[Federico Rampini]])
*UnoLo stato orwelliano. (Hannah Beech)
:''An Orwellian state.''<ref>Citato in Hannah Beech, ''[//www.time.com/time/subscriber/article/0,33009,2126667,00.html Big Brotherhood]'', ''Time'', 22 ottobre 2012, p. 29</ref>