La ballata del cavallo bianco: differenze tra le versioni

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*Ma in questo grigio mattino della vita, <br /> a volte giunge alla mente <br /> una piccola luce che scintilla e vola, <br /> come una stella che ondeggia nel vento. <br /> Una stella che giunge dall'ignoto, senza nome, <br /> una luce che guizza e volteggia, <br /> e grida che, circondati da siepi o dall'alto di una collina, <br /> persino sulla terra, alla fine può essere il peggio <br /> quando si affrontano i signori del male. <br /> E' un bagliore che danza, il fremito di una stella, <br /> che l'onda di un arido vento spinge e fa girare, <br /> ma sembra che essa canti di una virtù impavida, <br /> di un tempo che non ha potere sulla morte e sulla vita, <br /> e canta che il regno dei poveri sulla terra <br /> verrà, come accade in cielo. (p. 74)
==Libro VII - L'assalto finale==
*Lontano, sul fianco solitario del Cavallo Bianco <br /> un bambino tranquillo e solo <br /> giocava con poco mentre passavano le ore <br /> e pazientemente strappava l'erba, <br /> pazientemente spostava una pietra. <br /> Ai piedi del pendio verde da sempre, <br /> dove il gesso lambiva il manto erboso, <br /> il bambino giocava, solo, divino, <br /> come un bambino gioca sulla linea di confine <br /> che separa la sabbia e la schiuma. <br /> Poiché egli stava su un confine supremo <br /> troppo semplice da comprendere, <br /> avendo negli occhi quel mattino misterioso <br /> in cui il Padre separò il mare <br /> con fragore, dalla terra. <br /> Per ore, lunghe nell'infanzia come giorni, <br /> egli costruì una torre invano - <br /> mise una pietra sull'altra per costruire un paese, <br /> e continuamente le pietre cadevano, <br /> e lui le metteva di nuovo una sull'altra. <br /> I re porporati sulle torri di guerra <br /> e i santi sulle guglie gotiche, <br /> e gli eremiti sulle vette innevate, <br /> e gli eroi sopra le proprie pire, <br /> e i patrioti che cavalcano regalmente, <br /> tutto questo distruggeva quel paese traballante: <br /> mani protese, e voracità e ambizione, <br /> che tentano di salire sempre più in alto; <br /> il bambino che il Tempo non può stancare, <br /> continua a cantare sul fianco del Cavallo Bianco. <br /> E questa era la potenza di Alfred, <br /> alla fine del suo cammino; <br /> tra questi combattenti, saggi o selvaggi, <br /> egli era il meno distante da quel bambino, <br /> che ammucchiava pietre tutto il giorno.
*Ditemi se è meglio <br /> essere colpiti dai pali danesi, <br /> essere stanati dentro un fossato fortificato, <br /> e braccati come una strega che urla, <br /> magari attendere la morte nascosti? <br /> Oppure, che prima del canto del gallo, <br /> tutti noi, un migliaio di uomini tenaci, <br /> scendiamo la scura strada verso la casa di Dio, <br /> intonando un canto del Wessex? <br /> Rendersi schiavi ad una razza di schiavi, <br /> ubriacarsi di infamia? <br /> No, fratelli, se permettete, io penso <br /> che la morte sia una birra migliore, <br /> e per tutte le stelle di Cristo che affondano, <br /> i Danesi la berranno con me. <br /> Invecchiare tra le paure in una terra conquistata, <br /> con il sole stesso spodestato, <br /> vedere gli alberi incurvarsi e le bestie abortire? - <br /> La morte è una birra migliore, <br /> e per l'ombra della Morte sul mattone caduto, <br /> questo fiasco continuerà a girare. <br /> Sebbene tutti i paladini siano morti, <br /> e la gloria li abbia tra i suoi, <br /> sebbene tutti i vostri irruenti cavalieri <br /> siano morti con onore in mezzo ai Danesi, <br /> finché un solo uomo resta, resta una grande guerra: <br /> ora è la guerra degli uomini. (pp. 112-113)