Giancarlo Abete: differenze tra le versioni

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* La Federazione ha un rapporto istituzionale con tutti i club e naturalmente anche con la Juventus che è un grandissimo club che onora il calcio italiano. Si è creata un po’ di confusione negli ultimi tempi e anche questo è un fatto incomprensibile da un punto di vista concettuale. Però quella che è la dimensione delle valutazioni critiche sulla giustizia sportiva, sulle decisioni della giustizia sportiva e quello che è il ruolo del soggetto politico. Quando si fa confusione tra il soggetto politico e l’organo di giustizia sportiva, si dà la dimensione di una realtà calcistica e di un Paese che vorrebbe la giustizia sportiva asservita al soggetto politico. Questa non è democrazia, non è separazione dei poteri, quindi non è uno dei principi base nè di un ordinamento statuale, nè di un ordinamento sportivo. La giustizia sportiva è autonoma, si tratta di persone che lavorano volontaristicamente con professionalità; naturalmente ha il suo iter processuale che è complesso, attiene alla fase d’indagine, alla fase di deferimento, a tre gradi di giudizio, quindi ognuno deve fare il suo ruolo all’interno della realtà che gli viene assegnata, con grande serenità, senza cercare di colpevolizzare le singole persone perchè questo è un discorso che la Federazione non accetterà mai. (citato in ''[http://www.calcionews24.com/figc-abete-zeman-parli-solo-se-interessato-juventus-e-napoli-259331.html FIGC, Abete: "Zeman parli solo se interessato. Juventus e Napoli..."]'', ''calcionews24.com'', 15 agosto 2012)
* Da un punto di vista comportamentale è chiaro che il calcio deve crescere molto, dobbiamo crescere, anche se naturalmente alcune volte devono crescere gli altri. (''ibidem'')
* Non abbiamo bisogno di chi alimenta tensioni e faziosità, di chi vorrebbe una giustizia a proprio uso e consumo, di chi parla nella logica di non conoscere il sistema delle regole correndo così il rischio di dire cose che non stanno nè in cielo nè in terra. Un giudice può giudicare bene o male ma non si può demonizzarlo, va sempre salvaguardato il rispetto del ruoli e riconosciuta la funzione della giustizia che non è appiattita su interessi personali. [[Antonio Conte|Conte]]? Non c'e accanimento nei confronti di alcun tesserato, non ce ne sarebbe il motivo. Capiamo la sofferenza di ciascuno, ma la critica deve essere sempre rispettosa. Per quanto mi guarda condivido le parole di [[Gianni Petrucci|Petrucci]], e quando sento parlare di giudici tifosi, e' chiaro che la maggioranza di chi sta nel calcio può avere una passione sportiva, ma quando si è professionisti si ha il dovere di rispettare questa propria professionalità. (citato in ''[http://www.corrieredellosport.it/calcio/calcioscommesse/2012/08/24-261065/Abete+alla+Juve%3A+%C2%ABIl+calcio+non+%C3%A8+propriet%C3%A0+privata%C2%BB Abete alla Juve: «Il calcio non è proprietà privata»]'', ''Corriere dello Sport'', 24 agosto 2012)
 
{{Intestazione|Articolo: ''[http://www.corrieredellosport.it/serie_a/juve/2011/11/15-204695/Abete%3A+%C2%ABLa+richiesta+Juve%3F+I+danneggiati+siamo+noi%C2%BB Abete: «La richiesta Juve? I danneggiati siamo noi»]'', ''Corriere dello Sport'', 15 novembre 2011}}