Bud Collins: differenze tra le versioni

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== Citazioni di Bud Collins ==
* Avete letto tutte le critiche che sono state scritte contro [[John McEnroe|McEnroe]], ma nonostante le sue cattive maniere, lui non ha ucciso nessuno né ha rapinato una banca.<ref> Questo fu il preambolo alla telecronaca della finale di Wimbledon 1981 tra Borg e McEnroe, per cui Collins fu tanto criticato. In quell'edizione infatti McEnroe insultò più volte gli arbitri e i giudici di linea con parole pesanti. (citato in Malcolm Folley, ''Borg vs. McEnroe. la più grande rivalità del tennis moderno'', ''Effepi Libri'', 2006, [http://books.google.it/books?id=_ArUWRRxCuUC&lpg=PP1&pg=PA37 p. 37], ISBN 0-7553-1360-7)</ref>
* {{NDR|Su Rafael Nadal}} È così potente! E così veloce, per essere della sua altezza. È qualcosa che non c'era mai stato prima nel tennis, deve essere caduto dal cielo!<ref>Dal DVD n.9, ''I grandi del tennis'', ''Gazzetta dello Sport'', min. 07:30.</ref>
* Se dovessi scegliere qualcuno che giochi per la mia vita, sceglierei [[Pancho Gonzales]].<ref>Citato in ''[http://www.federtennis.it/DettaglioNews.asp?IDNews=43710 US Open, omaggio al mitico Pancho]'', ''FIT'', 8 settembre 2009</ref>
* {{NDR|Sull'evoluzione della geografia del [[tennis]] mondiale}} Una volta c'eravamo noi, un paio di inglesi e un francese o un italiano qua e là. Ma il resto del mondo ha fatto progressi.<ref>Citato in ''[http://america24.com/news/tennis-americano-disastro-storico-nessuno-tra-i-primi-dieci Tennis americano, disastro storico: nessuno tra i primi dieci]'', ''America 24'', 8 maggio 2011</ref>
 
=== Citazioni in lingua originale ===
* {{NDR|Su [[Ellsworth Vines]]}} Aveva un curioso colpo "a mulino a vento" nel quale la racchetta fa una curva di quasi 360 gradi. Partendo dall'alto come se avesse intenzione di servire, portava la racchetta dietro quasi fino a terra e la trascinava verso la palla. Non imprimeva tuttavia una rotazione alla pallina in modo da tirare un colpo piatto con una forza tremenda che lo rendeva imbattibile quando era in forma. [...] Gli avversari si resero conto che il modo per batterlo era tenere la palla in gioco, colpendolo con traettorie morbide fino a quando non iniziava a sbagliare.