Léon Degrelle: differenze tra le versioni

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*Che il destino ci trovi sempre forti e degni! (p. 155)
*Quando tu scorgi il [[mare]] scendere sulle sabbie, ritornare alle cupe profondità del largo, pensa che alcune ore dopo tornerà a spumeggiare: bianco, scintillante al sole, audace e forte, come se queste onde fossero le prime a venire all'assalto del mondo! (p. 156)
*Noi usciremo fuori da questo decadimento solo attraverso un'immensa rettificazione morale, insegnando di nuovo agli uomini ad amare, a sacrificarsi, a vivere, a lottare e a morire per un ideale superiore. In un secolo in cui si vive soltanto per sé, occorrerà che centinaia, migliaia di uomini non vivano più per se stessi ma per un ideale comune, disposti sin dall'inizio a sostenere per esso tutti i sacrifici, tutte le umiliazioni, tutti gli eroismi. Contano soltanto la fede, la fiducia ardente, l'assenza completa di egoismo e di individualismo, la tensione di tutto l'essere verso il "servizio" -per quanto ingrato possa essere, ovunque esso si svolga-, il servizio di una causa che va al di là dell'uomo, e che esige da lui tutto, senza promettergli nulla. Contano soltanto le qualità dell'anima, le sue vibrazioni, il dono totale, la volontà di tener alto al di sopra di tutto un ideale, nel disinteresse più assoluto. Giunge l'ora in cui, per salvare il mondo, vi sarà bisogno del pugno di eroi e di santi che faranno la Riconquista. (p.166-167)
*Credevi di trovare gioie immediate nell'ascendere faticosamente il pendio, trascinando nella salita un gregge umano. Spesso, hai sofferto. Talvolta, vieni preso da nausee. Ne avevi bisogno. Dovevi imparare che l'ambizione non appaga, e stanca prima o poi il cuore da lei posseduto. Tu ora lo sai. (p. 178)
*La materia, sola a sé stessa, o muore o si suicida; solo l'ideale ha una valenza eterna.