L. J. Smith: differenze tra le versioni

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== ''Il diario del vampiro'' ==
=== ''Il diario del vampiro - Il risveglio'' ===
==== Incipit ====
Caro diario,<br />
<del>oggi succederà qualcosa di terribile.</del>
 
=== ''Il diario del vampiro - La lotta'' ===
==== Incipit ====
«''Damon!''»<br />
Un vento gelido sferzò i capelli intorno al viso di Elena, quasi strappandole di dosso il leggero pullover. Foglie di quercia turbinavano tra le file di lapidi di granito e i rami degli alberi frustavano l'aria con una furia incontenibile. Elena aveva le mani gelate, le labbra e le guance intorpidite, ma rimase ferma a fronteggiare l'urlo del vento, ripetendo il suo grido.<br />
«''Damon!''»
==== Citazioni ====
«Se hai tanta voglia di conoscere la morte posso presentartela io.» (Damon Salvatore, pagina 137)
 
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===''Il diario del vampiro - Il ritorno''===
==== Incipit ====
''Ste-fan?''<br>
Elena si sentiva frustrata. Non riusciva a esprimere quello che aveva in mente come avrebbe voluto.<br>
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===''Il diario del vampiro - Scende la notte''===
==== Incipit ====
«In effetti così ha terribilmente senso», disse Meredith. Erano nel soggiorno a casa di Isobel, in attesa del dottor Alpert. Meredith, seduta a una bellissima scrivania di legno scuro ornata da motivi dorati, davanti a un computer trovato lì acceso.<br>
«Le ragazze di Salem accusavano le persone di far loro del male... le streghe, naturalmente. Dicevano che "le pizzicavano e le pungevano con degli spilli"».<br>
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===''Il diario del vampiro - Mezzanotte''===
==== Incipit ====
Caro diario,<br>
sono così spaventata che riesco a stento a tenere in mano la penna. Scrivo in stampatello anziché in corsivo, perché in questo modo riesco a controllare la grafia.
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===''Il diario del vampiro - La genesi''===
==== Incipit ====
Il giorno in cui la mia vita cambiò cominciò come tutti gli altri. Era una calda giornata d'agosto del 1864 e l'afa era così opprimente che persino le mosche avevano smesso di ronzare attorno al fienile. I figli dei domestici, che si lanciavano sempre in giochi sfrenati e strillavano mentre aiutavano i genitori nei lavori di casa, erano silenziosi. L'aria era immobile, come per ritardare il tanto atteso temporale. Avevo deciso di trascorrere il pomeriggio a cavalcare Mezzanotte, il mio purosangue, nel fresco bosco ai confini di Villa Veritas, la tenuta della mia famiglia. Avevo infilato un libro in borsa ed ero assorto nel mio piano di fuga.
 
===''Il diario del vampiro - Sete di sangue''===
==== Incipit ====
Era ottobre. Gli alberi del cimitero erano diventati d'un marrone marcio e una fredda brezza fischiava fra i rami, scalzando l'opprimente calore estivo della Virginia. Non che io ne risentissi. Come vampiro, il mio corpo percepiva solo la temperatura della mia prossima vittima e si riscaldava pregustando il sangue che avrebbe cominciato a scorrere, caldo e sinuoso, nelle mie vene.
 
===''Il diario del vampiro - Strane creature''===
==== Incipit ====
Sentii nelle vicinanze il battito di un cuore, di una vita.<br>
Appena quel suono richiamò la mia attenzione, gli altri rumori della città passarono in secondo piano. Si era allontanata dai suoi amici e aveva abbandonato il sentiero battuto.