Anacleto Verrecchia: differenze tra le versioni

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*L'accento lirico delle opere di Bruno non è molto dissimile da quello che ritroviamo negli scritti di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]]; e se questi amava tramutarsi in [[Dioniso]], non si dimentichi che anche la filosofia di Bruno trae spunto dal bisogno di espansione dionisiaca nell'[[infinito]]. Ancora un particolare degno di nota. Nietzsche lesse con entusiasmo alcune poesie di Bruno. (p. 54)
*Certo che Bruno era imprudente e che la filosofia che professava metteva a repentaglio l'incolumità della sua vita. Ma chi cerca la verità è anche disposto a correre dei rischi. Altrimenti che razza di filosofo sarebbe? (p. 149)
*Certo che sulle rive del Gange nessuno avrebbe perseguitato un filosofo per le sue idee. Là risuona l'alta filosofia delle [[Upaniṣad]], della [[Bhagavadgītā|Bhagavad-Gītā]] e dei discorsi di [[Buddha]], il cui insegnamento non è latte per bambini ed è cosa ben diversa dalla favoletta di un dio personale che crea il mondo dal nulla e poi lo amministra a proprio piacimento, servendosi di preti quali luogotenenti. Una cosa del genere farebbe semplicemente ridere un buddhista. E che dire delle guerre di religione e dei roghi in nome del buon Dio? Bruciare viva una persona per eresia è una specialità tutta particolare dell'Europa cristianizzata. (pp. 214-215)
 
==''Rapsodia viennese'' ==