Alexis de Tocqueville: differenze tra le versioni

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*Vi sono due cose che un [[popolo]] democratico farà sempre con grande fatica: cominciare una [[guerra]] e finirla.
*La democrazia è il potere di un popolo informato
 
==''La rivoluzione democratica in Francia''==
===[[Incipit]]===
Il vascello, sul quale eravamo imbarcati, era un piccolo brigantino di 75 tonnellate [...]
Procedevamo lentamente, avendo davanti agli occhi il superbo spettacolo della baia di Napoli, mentre arrivavano al nostro udito gli ultimi rumori di vita che si alzavano da questa popolosa città; la riva di Ercolano ci passò davanti. Presto scorgemmo la collina che nasconde Pompei. Era già notte, quando ci trovammo vicino alle rocce di Capri. Il giorno dopo, svegliandoci, eravamo ancora in vista di quelle rocce scoscese e ci rimanemmo per tutta la giornata : sembrava che ci inseguissero come un rimorso.
===Citazioni===
*Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome... In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi! ( da ''La rivoluzione democratica in Francia'', Cap.1, ''Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia'', pag.134, Michel-Lévy 1856)
 
==Citazioni su Alexis de Tocqueville==