Longo Sofista: differenze tra le versioni

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*Allora cominciava la guerra degli occhi, dove l'uno restava prigione dell'altro. La Cloe, vedendo Dafni ignudo, da tutte le parti del suo corpo le pareva che fioccassero bellezze, a guisa d'un nembo di fiori; e, vagheggiandolo, si consumava a vedere che nessuna menda in nessuno de' suoi membri si ritrovasse. A Dafni, mirando la Cloe, mentre con quel batolo a cinta, con quella ghirlanda in testa, gli porgea a bere, si rappresentava una ninfa, di quelle della grotta, e, guardandola fiso, pigliava godimento delle sue fattezze: poscia le rapiva la corona di testa, e baciandola prima, ancor egli se ne coronava. (da ''Ragionamento primo'')
*– Si dolgono gli innamorati, e noi ci dogliamo; di nulla quasi si curano, e noi non ci curiamo; non possono dormire, e noi che facciamo ora se non vegghiare? sono in continua arsura, e il foco è sempre con noi; e bramano di vedersi, e noi per altro non desideriamo che presto si faccia giorno! E' potrebbe essere che questo fosse amore, e che noi fossimo innamorati, e non ce n'avvedessimo; che, se non è [[amore]] e noi non siamo innamorati, perché così ci affligghiamo? che vogliamo noi da noi stessi? (da ''Ragionamento secondo'')
*E domandando la Cloe: – Dopo questi baciamenti, questi abbracciamenti e questi coricamenti, che sarà egli di più? Coricati che ci saremo nudo con nuda, che pensi tu d'aver a fare? – Faremo – rispose Dafni – quel che fanno i montoni alle pecore ed i becchi alle capre. (da ''Ragionamento terzo'')
 
==Bibliografia==