Henry Miller: differenze tra le versioni

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Tropico del cancro: citazioni
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*Nessuno metterebbe una sola parola sulla carta se avesse il coraggio di vivere ciò in cui crede.
*Parole, frasi, idee, non importa quanto sottili o ingegnose, i voli più folli della poesia, i sogni più profondi, le visioni più allucinanti, non sono altro che rozzi geroglifici cesellati nella sofferenza e nel dolore per commemorare un evento non comunicabile.
 
===''Tropico del Cancro''===
===[[Incipit]]===
Abito a villa Borghese. Non un granello di polvere, non una sedia fuori posto. Siamo soli, e siamo morti.<br>
Ieri sera Boris si è accorto di avere i pidocchi. Gli ho dovuto radere le ascelle, ma il prurito non ha smesso. Come si fa a prendere i pidocchi in un posto bello come questo? Ma non pensiamoci. Non ci saremmo mai conosciuti così intimamente, Boris e io, se non fosse stato per i pidocchi.<br>
Boris mi ha fornito poco fa un compendio di come la vede. E un profeta del tempo. Farà brutto ancora, dice. Ci saranno ancora calamità, ancora morte, disperazione. Non c'è il minimo indizio di cambiamento. Il cancro del tempo ci divora. I nostri eroi si sono uccisi, o s'uccidono. Protagonista, dunque, non è il Tempo, ma l'Atemporalità. Dobbiamo metterci al passo, passo serrato, verso la prigione della morte. Non c'è scampo. Non cambierà stagione.
 
===Citazioni===
*''Voi mi dareste fastidio?'' No, beati scarafaggi, non mi darete fastidio. ''Voi mi nutrite''. State seduti l'uno accanto all'altro e io so che fra voi c'è un abisso. La vostra vicinanza è la vicinanza dei pianeti. Io sono il vuoto in mezzo a voi. Se io me ne vado, non vi resta più vuoto in cui nuotare. (p. 39)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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===''Plexus''===
Nella sua veste persiana attillata, col turbante uguale, era incantevole. Portava un paio di guanti lunghi e una bella sciarpa di pelliccia gettata negligentemente intorno al collo rotondo come una colonna. Era venuta primavera e avevamo scelto Brooklyn Heights per cercarvi un appartamento, volendo allontanarci il più possibile da tutta la gente che si conosceva, specialmente da Kronski e da Arturo Raymond. Ulric era l'unico a cui pensavamo di dare il nostro indirizzo. Doveva cominciare per noi una vera «vita nuova», senza intrusioni del mondo esterno.
 
===''Tropico del Cancro''===
Abito a villa Borghese. Non un granello di polvere, non una sedia fuori posto. Siamo soli, e siamo morti.<br>
Ieri sera Boris si è accorto di avere i pidocchi. Gli ho dovuto radere le ascelle, ma il prurito non ha smesso. Come si fa a prendere i pidocchi in un posto bello come questo? Ma non pensiamoci. Non ci saremmo mai conosciuti così intimamente, Boris e io, se non fosse stato per i pidocchi.<br>
Boris mi ha fornito poco fa un compendio di come la vede. E un profeta del tempo. Farà brutto ancora, dice. Ci saranno ancora calamità, ancora morte, disperazione. Non c'è il minimo indizio di cambiamento. Il cancro del tempo ci divora. I nostri eroi si sono uccisi, o s'uccidono. Protagonista, dunque, non è il Tempo, ma l'Atemporalità. Dobbiamo metterci al passo, passo serrato, verso la prigione della morte. Non c'è scampo. Non cambierà stagione.
 
===''Tropico del Capricorno''===