Luigi Giussani: differenze tra le versioni

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*La scelta dell'[[uomo]] è: o concepirsi libero da tutto l'universo e dipendente solo da [[Dio]], oppure libero da [[Dio]], e allora diventa schiavo di ogni circostanza.
*L'esperienza religiosa è la coscienza vissuta della piccolezza dell'[[uomo]], della incommensurabilità del mistero.
*Non è compito di [[Gesù]] risolvere i vari problemi, ma richiamare alla posizione in cui l'[[uomo]] può cercare di risolverli.
*Per ciò stesso che uno vive cinque minuti afferma l'esistenza di un ''qualcosa'' per cui ultimamente vale la pena vivere in quei cinque minuti; per ciò stesso che uno prolunga la sua esistenza, afferma l'esistenza di un ''quid'' che sia ultimamente il senso per cui vive.
 
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'''Copyright''': Rizzoli, Milano, 2003.
*Il cristianesimo non è un pensiero, ma l'annuncio di una Presenza: l'Incarnazione è un fatto accaduto. Senza la Madonna non potremmo intendere nulla del senso religioso, della pretesa cristiana e della Chiesa.
*Il santo è l’uomo vero, un uomo vero perché aderisce a [[Dio]] e quindi all’ideale per cui è stato costruito il suo cuore, di cui è costituito il suo destino.
*La Chiesa è il prolungamento nella storia, nel tempo e nello spazio, di [[Gesù|Cristo]].
*La parola “Chiesa” indica un fenomeno storico il cui unico significato consiste nell’essere per l’uomo la possibilità di raggiungere la certezza su [[Gesù|Cristo]].
*Solo un [[Dio]] percepito per quello che è, cioè come la consistenza ultima di tutta la vita, è un [[Dio]] credibile, perché la convinzione deriva dal legarsi di ogni aspetto dell’esistenza con un valore determinante globale.
 
==''Realtà e giovinezza. La sfida.''==