Felice Orsini: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Indì suonò il campanello, fece chiamar Casati, e diegli ordine di prendere i miei guanti: così fu, e trovossi un'altra dose di veleno. Per alcuni minuti fuvvi nuovo silenzio. Quali terribili momenti non furono quelli per me! Quali sensazioni non si provano in tali casi! Tutto noto; molte persone già arrestate; anche una volta la rivoluzione italiana in fumo; qualche traditore aveva certo svelato ogni cosa. (p. 80)
*Tornò quindi sul chiedermi perché voleva prendere servizio presso l'Austria, e non presso le armate alleate. Risposi: "Non sotto gl'Inglesi, perché si comprano i gradi, ed io non aveva allora somme disponibili; non sotto i Francesi poi, primo perché sarei stato cacciato in una legione straniera, considerata come carne da macello; secondo perché non avrei mai servito sotto lo stendardo di [[Napoleone III|Napoleone]], di un uomo che non ha principî di amicizia, di onore, di moralità; di un traditore, come lo ha dimostrato in Francia nella sua condotta politica, e nella uccisione della Repubblica Romana". (p. 101)
*Sì, io non mi quieterò mai fino a che l'[[Italia]] non sia libera; ma quando dico di ciò fare, non intendo, e lo dichiaro altamente, di essere il cieco strumento o di un partito o di un individuo: l'Italia, la sua indipendenza, la sua libertà: ecco gli oggetti per cui darò il mio sangue. (p. 118)
*Noi ci avviamo alla grande epoca, che porterà la luce della [[libertà]] a tutti i popoli dell'Europa; che farà scomparire i tre elementi ereditati dal dispotismo dei Romani, dei barbari del Medio Evo, e della Chiesa: vale a dire l'impero, la [[monarchia]], il [[cattolicesimo|cattolicismo]], per lasciarvi solo quelli che sono basati sulla perfetta uguaglianza dei diritti dell'uomo; meta a cui ci approssimiamo celeremente, non ostante l'apparente trionfo del dispotismo; fine a cui tende la società con tutte le sue forze, senza che la mano o dei partiti, o dei governi, o dei profeti, o degli utopisti abbia il potere di porvi ostacolo. (p. 130)