Yoga: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*A differenza del Sāṃkhya, lo Yoga afferma l'esistenza di un [[Dio]], Iśvara (lett. 'Signore'), che, pur non essendo un Dio creatore, può tuttavia accelerare, presso alcuni uomini, il processo di liberazione. Il Signore di cui parla Patañjali è piuttosto un Dio degli yogi, poiché può venire in aiuto soltanto a un uomo che abbia già scelto lo yoga. Può per esempio far sì che lo yogi che lo prende a oggetto della propria concentrazione ottenga il ''samādhi''. ([[Mircea Eliade]])
*{{NDR|Le discipline dello ''[[Yoga]]''}} attraverso particolari forme di concentrazione mentale, si propongono di ricondurre il [[pensiero]] alla sua primordiale sfera creativa, là dove è sorgente di realtà e non riflessione su cose esistenti. ([[Pio Filippani Ronconi]])
*Avendo purificato il suo cuore e avendo portato alla perfezione il suo pensiero, lo yogin capisce: Io sono il tutto, la suprema beatitudine. (''[[Paiṅgala Upaniṣad]]'')
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*Le descrizioni delle strutture sottili dell'essere umano che sono a base delle tecniche yoga rivelano un livello di conoscenze di fronte al quale i balbettii della psicofisiologia moderna appaiono rudimentali. ([[Alain Daniélou]])
*Lo Yoga, a differenza del [[Sāṃkhya|Sankhya]], afferma l'esistenza di Dio come supremo regolatore del moto della natura che, non essendo intelligente, non potrebbe svolgersi con la necessaria regolarità intesa alla liberazione delle anime (purusartha). Dio non è il creatore della natura naturante, ma un'anima eccelsa, che con la sua perfezione stimola l'uomo a sciogliersi dai legami della materia. ([[Giuseppe Tucci]])
*Lo Yoga classico inizia là dove finisce il Sāṃkhya. [[Patañjali]] infatti non crede che la conoscenza metafisica possa, da sola, condurre l'uomo alla liberazione: la [[conoscenza]] si limita a preparare il terreno in vista della conquista della libertà, ma quest'ultima si ottiene mediante una tecnica ascetica e un metodo di [[meditazione]]. ([[Mircea Eliade]])
*Lo Yoga è la tecnica tramite la quale, per mezzo dell'introspezione, l'uomo impara conoscere se stesso, a tacitare le divagazioni del proprio pensiero, a oltrepassare i limiti dei sensi, a risalire alle fonti profonde della vita e a prendere contatto con le forze invisibili che si nascondono in lui, come in ogni aspetto del creato, e che costituiscono la natura profonda dell'essere vivente. ([[Alain Daniélou]])
*Lo yoga è repressione consapevole, il Tantra è indulgenza consapevole. ([[Osho Rajneesh]])