Angelo di Costanzo: differenze tra le versioni

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*Venuto l'anno di Cristo MCCXCIV. all'ultimo presero risoluzione di far Papa un povero Eremita, chiamato fra [[Papa Celestino V|Pietro di Morone]], che stava in un picciolo eremitaggio, due miglia lontano da [[Sulmona|Sulmone]], nella laida del monte di Majella, e già era opinione, che per la santità della vita non accetterebbe il Papato: [[Carlo II d'Angiò|Re Carlo]] udita l'elezione, andò subito a persuadere che l'accettasse e ad adorarlo, e l'indusse a mandare a chiamar il Collegio de' Cardinali all'[[Aquila]], e fu agevol cosa a persuaderlo, non già per avidità ch'egli avesse di regnare, ma solo per la semplicità ed umiltà sua grandissima. (p. 157)
*Questo Pontefice chiamato [[Papa Celestino V|Celestino V]] dimostrò quanta differenza sia dalla vita attiva alla contemplativa, perche essendo stato di tanta gran fama, ch'espose i Cardinali a crearlo Papa, si scoverse nell'altra tanto inetto, che i medesimi Cardinali si pentiro di averlo creato, ed egli stesso di avere accettato il Pontificato, e già non mostrava minor volontà di ritornare al suo eremo, che i Cardinali desideravano ch'egli il facesse, del che [[Carlo II d'Angiò|Re Carlo]] sentìa dispiacere grandissimo, perchè quando fu creato se '1 tenne a grandissima ventura, essendo suo vassallo e di cosi santa vita, dal quale sperava ottenere quanto volea, e poichè vide che i Cardinali lo scoversero per uomo di poco valore, gli persuase che venìsse in Napoli per mantenerlo col fiato e col favor suo, ma non valse a ritenere la santa intenzione di Celestino, poichè tra pochi dì per ispirazione Divina, per la fiducia del Regno celeste, che gli fece vile il Regno terreno, o fosse, come dice [[Dante]], per viltade, a mezzo Dicembre rinunziò il Papato in man de' Cardinali, e se ne ritornò al suo eremo. (p. 157-158)
*[[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]] per la prima impresa volle andare sopra [[Squillace]], la quale era tenuta da benissimo presidio de' soldati, richiese il Re, che mandasse per terra [[Blasco d'Alagona|Blasio d'Alagona]] con l'esercito, a tal ch'in un medesimo tempo si potesse combattere per mare e per terra: venne [[Blasco d'Alagona|Blasio]], e nel dare l'assalto per terra fu in modo ributtato, che se i Terrazzani voleano essere contenti d'avere ben difesa la Città, come conveniva, non sarebbe pigliata mai; ma i Terrazzani, ch'eran in maggior numero che i soldati del presidio, usciro e s'allontanaro temerariamente tanto dalla Terra, dando la caccia a' nemici, che [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero di Loria]], ch'invano si travagliava di combattere la Terra per mare, pose subito i soldati dell'armata in terra, ed occupò quel luogo, ch'era tra i Cittadini usciti col presidio e la Città, ed allora [[Blasco d'Alagona|Blasio]] avendo per forza fatto far testa a suoi che fuggivano, rinnovò la battaglia e si trovaro i Terrazzani rinchiusi, sentendosi all'improvviso [[Ruggiero di Lauria|Ruggiero]] coi suoi dietro le spalle, onde fu fatta tal uccisione, che non fu casa in [[Squillace]] ove non fosse morto alcun a quella giornata: de' soldati del presidio si salvaro pochissimi, facendosi per vera virtù la strada con l'arme a ritornar alla Città, la maggior parte feriti, e la Città restò tanto spaventata al ritorno loro, che subito pigliò partito di rendersi e fu data a [[Corrado Lanza]] con buon numero di gente, e [[Alagona|Biasio]], con l'esercito di terra andò sopra [[Pietro Ruffo]], ch'era in [[Catanzaro]], Signore per antica nobiltà di sangue illustre, il qual essendo stato fidato sopra la speranza della pace, non avea fatte quelle provisioni di cose da vivere nè dei soldati, che avesse potuto sostenere un lungo assedio; pur i Terrazzani che l'amavano, lo confortaro a tenersi, promettendo di voler morire tutti sotto la bandiera sua, ma il buon Signore volle assicurarsi, mandò a [[Reggio Calabria|Riggio]] a patteggiare con [[Federico III d'Aragona|Re Federico]], e cosi si rese a patti, che se fra quaranta dì, l'esercito di [[Carlo II d'Angiò|Re Carlo]] non venia a soccorrere, si dava reso. (p. 172)
 
==Citazioni su Angelo di Costanzo==
*Angelo di Costanzo uno de' primi poeti italiani. ([[Ludovico Antonio Muratori]])