Alfredo Kraus: differenze tra le versioni

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*Io voglio essere capito da chi capisce. Una [[popolarità]] a livello di massa non mi interessa neanche. Preferisco un valore reale che un valore alla portata di tutti ma che non significa niente. (citato in Sthephen Hastings, ''Alfredo Kraus'', in ''Musica'', a. X, n. 40)
*Un pianoforte può essere visto, la [[voce]] no: può essere ascoltata, ed è questo il suo mistero. È lo strumento più affascinante che esista, perché noi siamo lo strumento e noi lo maneggiamo per mezzo di sensazioni interne. (citato in Enrico Stinchelli, ''Le stelle della lirica, i grandi cantanti della storia dell'opera'', p. 213, Gremese Editore, 1990)
*Ma questi giovani cantanti perché non sanno più usare il fiato?. (citato in ''L'Opera'', p.122, anno XIII, n.133, ottobre 1999)
 
{{intestazione|''Un palcoscenico per cattedra'', di Annalena Aranguren, ''Musica viva'', a. XIII, n. 2}}
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*Credo che chi dedica la propria carriera alla ricerca di un contiuno miglioramento sia destinato, almeno nella memoria del pubblico, a non concluderla mai. Altrimenti che artista sarebbe?
*Quando un cantante è famoso lo si deve ai suoi pregi ma anche ai suoi difetti, quei difetti che agli occhi del pubblico sono divenuti qualità peculiari, un tratto distintivo di una personalità artistica ormai ben definita.
*Ma questi giovani cantanti perché non sanno più usare il fiato?. (citato in ''L'Opera'', p.122, anno XIII, n.133, ottobre 1999)
 
==''Alfredo Kraus''==