Nico Perrone: differenze tra le versioni

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*La grande DC centrista fu la vera realizzazione di De Gasperi. Non era un corpo compatto, anche allora, il partito cattolico. Vi convivevano ispirazioni e forze diverse, da una destra estrema a una sinistra integralista, ma con venature di classe. Nella DC De Gasperi aveva neutralizzato sia la destra, che su pressioni vaticane avrebbe voluto allearsi con neofascisti e monarchici nelle elezioni amministrative di Roma del 1952, sia la sinistra, che avrebbe voluto invece recuperare un rapporto di collaborazione con PCI e PSI nella realizzazione di un programma di impegno sociale. (da ''Alcide De Gasperi'', p. 9)
*Tutte le ipotesi avanzate sulla morte di Mattei erano focalizzate su aspetti particolari, anche assai rilevanti, ma il loro limite era di aver trascurato il quadro politico generale su cui maggiormente aveva pesato la presenza devastante di Mattei. [...] Ma trascuravano del tutto la prospettiva delle grandi alleanze che reggono l'equilibrio del mondo, che neppure le insofferenze di stati potenti [...] avevano mai seriamente messo in discussione. Così sottovalutando di molto lo stesso Mattei – che gli americani invece avevano dimostrato di conoscere nel suo peso reale – e perdendo una traccia per capirne la fine. (da ''La morte necessaria di Enrico Mattei'', pp. 28-29)
 
==Citazioni su Nico Perrone==
*Ne consegue l'obbligo di rivolgersi ai mercati d'oltremare. In una corsa di questo genere, l'Inghilterra è la meglio piazzata, in quanto ha utilizzato la via più sicura e veloce: quella dei legami della finanza. Da allora, legata a Londra, l'America latina resterà alla periferia dell'economia-mondo europea, dalla quale anche gli Stati Uniti, costituiti nel 1787, avranno, nonostante i precoci vantaggi, molte difficoltà a uscire del tutto. È alla Borsa di Londra, e secondariamente a quella di Parigi, che si registrano, con le quotazioni dei prestiti, gli alti e i bassi dei nuovi destini dell'America. (da Fernand Braudel, ''Civiltà materiale'', p. 446 e nota: rimanda a Nico Perrone, ''Il manifesto dell'imperialismo americano'', pp. 321 ss.).
 
==''Mattei il nemico italiano''==
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==Bibliografia==
*Fernand Braudel, ''Civiltà materiale, economia e capitalismo (secoli XV-XVII). I tempi del mondo'', Torino, Einaudi, 1982, p. 446 e nota.
*Nico Perrone, ''Il manifesto dell'imperialismo americano nelle borse di Londra e Parigi'', in ''Belfagor'', 1977, pp. 321 ss. ISBN -
*Nico Perrone, ''Mattei il nemico italiano. Politica e morte del presidente dell'ENI attraverso i documenti segreti. 1945-1962'', Leonardo-Mondadori, Milano, 1989. ISBN 88-355-0033-8
*Nico Perrone, ''Il dissesto programmato. Le partecipazioni statali nel sistema di consenso democristiano'', Dedalo, Bari, 1991. ISBN 88-220-6115-2