Luigi Tansillo: differenze tra le versioni

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''Le lagrime di s. Pietro''
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*Il Tansillo, vissuto da fanciullo a corte, aveva conservato il pudore; cosa difficile sempre, difficilissima e quasi impossibile in quell'età di poeti cortigiani e scrocconi. Ed è bello il vedere il nostro poeta resistere alle tentazioni, ed ai suggerimenti di quello [[Pietro Aretino|Pietro Bacci]], che i contemporanei non si vergognarono di chiamare il divino; e di scusarsi quasi del non sapersi acconciare alla turpe usanza della scrocconeria. ([[Francesco Fiorentino]])
 
==''Le lagrime di s. Pietro''==
===[[Incipit]]===
''E lagrime, i sospiri e le querele, | Che da gli occhi, e dal petto uscir di Piero, | Dappoi che al suo Signore poco fedele | S'avvide essersi mostro, e troppo fiero, | Io narro, acciò ch'el mio fallir crudele | Più sovente mi rieda nel pensiero; | E rimembrando quel, ch'io sempre fui | Piango le colpe mie col pianto altrui''.
===Citazioni===
*''Gran Duce, che con lingua, e con man vaglia, | E abbia incontro essercito possente, | II giorno destinato alla battaglia | Non usò mai tant'arte con sua gente; | Perche l'ingegne avverse ardita assaglia, | Perché aspiri alla vittoria ardente | Come'l Signor, più giorni anzi che pera, | Cercò disporre, e inanimir sua schiera''. (22, Canto primo)
*''Farete con le lingue maggior frutto | Voi sulla terra, che non fece il Sóle | Unqua co i raggi; e si vedrà per tutto | Non men l'opre ammirar, che le parole. | Oserete partirvi il mondo tutto | Tra voi poveri miei, sì come suole | Vil famiglia partir picciol terreno, | Dappoi che il vecchio padre venne meno''. (32, Canto primo)
 
==Bibliografia==
*Luigi Tansillo, ''Le lagrime di s. Pietro'', con note di [[Lucrezia Marinella]], [[Tommaso Costo]] e [[Barezzo Barezzi]], Francesco Piacentini, Venezia 1738.
==Altri progetti==
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