Lorenzo Mascheroni: differenze tra le versioni

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*''Bello è il veder, lungi dal giogo ardente, | Le liquefatte viscere dell'[[Etna]], | Lanciati sassi al ciel. Altro fu svelto | Dal sempre acceso Stromboli; altro corse | Sul fianco del [[Vesuvio|Vesevo]] onda rovente''. (p. 49-50)
*''Dove voi lascio, innamorati augelli, | Sotto altro Cielo ed altro Sol volanti? | Te risplendente del color del foco; | Te ricco di corona; te di gemme | Distinto il tergo; e te miracol novo, | D'informe rostro e di pennuta lingua | Tu col gran tratto d'ala il mar traversi; | Tu pur, esile colibrì, vestilo | D'instabili color, de l'etra ai campi | Con brevissima penna osi fidarti''. (p. 50)
*''[[Follia|Folle]] chi altier sen va di ferree membra, | Ebbro di [[gioventù]]!'' (p. 51)
*''Chi è costui che d'alti pensier pieno | Tanta filosofia porta nel volto? | È il divin [[Galileo Galilei|Galileo]], che primo infranse | L'idolo antico, e con periglio trasse | A la nativa libertà le menti; | Novi occhi pose in fronte a l'uomo, Giove |Cinse di stelle; e fatta accusa al Sole | Di corruttibil tempra, il locò poi, | Alto compenso, sopra immobil trono''. (p. 53)
*''Da questa porta risospinta al lampo | Di vincitor del tempo eterni libri | Fugge ignoranza, e dietro lei le larve | D'error pasciute, e timide del Sole. | Opra è infinita i tanti aspetti e i nomi | Ad uno ad uno annoverar. | Tu questo, Lesbia, non isdegnar, gentil volume | Che s'offre a te : da l'onorata sede | Volar vorrebbe a l'alma autrice incontro. | D'ambe le parti immobili si stanno, | Serbando il loco a lui, [[Vittoria Colonna|Colonna]] e [[Gaspara Stampa|Stampa]]. | Quel pur ti prega che non più consenta | A l'alme rime tue, vaghe sorelle, | Andar divise, onde odono fra 'l plauso | Talor sonar dolce lamento: al novo | Vedremo allor volume aureo cresciuto | Ceder loco maggior [[Gaspara Stampa|Stampa]] e [[Vittoria Colonna|Colonna]]''. (p. 57)