Terenzio Mamiani: differenze tra le versioni

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*Certo, il [[Erasmo di Valvasone|Valvasone]] è meno forbito ed armonioso del [[Luigi Tansillo|Tansillo]], meno fluido del [[Bernardo Tasso|Tasso seniore]], meno corretto, proprio e limato de' più corretti e limati rimatori toscani; ma non per ciò si capisce come questa minor perfezione di forma, abbia potuto oscurare nel giudicio de' raccoglitori e de' critici il gran merito dell'invenzione. Che il [[John Milton|Milton]] siasi giovato dell' ''Angeleide'' non so, quantunque fra i due poemi si vengan trovando molti e singolari riscontri che non è facile a credere casuali; ma questo io so bene che a rispetto della guerra degli angeli episodicamente introdotta nel ''Paradiso perduto'', il [[Erasmo di Valvasone|Valvasone]] non perde nulla ad esser letto dopo l'Inglese e con quello essere paragonato; il che non avviene del sicuro nè per l' ''Adamo'' dell'[[Francesco Andreini|Andreini]] nè per la ''Strage degl'Innocenti'' del cavaliere [[Giovan Battista Marino|Marino]], due componimenti che dicesi aver suggerito a Milton parecchi pensieri e l'ideal grandezza del suo Lucifero. (VIII)
*L'ingegno poetico, in versificare ciascuno di quei subbietti, tende a spiegare una novità, un' altezza e una leggiadria suprema di concetto, di sentimento, di fantasia e di stile. Dove mancasse l'una di tali eccellenze, l'arte sarebbe difettosa e quindi increscevole. (IX)
*Ci venne osservato (cosa che per addietro non ben sapevamo) la critica letteraria incominciata in Italia con [[Dante]] essere morta col [[Torquato Tasso|Tasso]] e gli amici suoi; e come cadde con quel mirabile intelletto la nostra primazia nel ministero delle Muse, così venne meno la filosofia estetica; e il nuovo dell' arte non fu capito, l'antico fu dalla pedanteria svisato e agghiadato. L'arte critica antica ebbe ultimi promulgatori due grandi ingegni, il [[Ludovico Antonio Muratori|Muratori]] e il [[Giovanni Vincenzo Gravina|Gravina]]. Della critica nata dipoi con le nuove speculazioni e con le nuove forme di poesia, non conosciamo in Italia alcun degno scrittore e rappresentatore. (X)
*Dopo [[Omero]] nessun poeta, per mio giudicio, può alzarsi a competere con l'[[Dante Alighieri|Alighieri]], salvo [[William Shakespeare|Guglielmo Shakspeare]], gloria massima dell'[[Inghilterra]]. E per fermo, ne' drammi di lui l'animo e la vita umana vengon ritratti così al vero e scandagliati e disaminati così nel profondo, che mai nol saranno di più. Ma le condizioni peculiari della drammatica e l'indole propria degl' ingegni settentrionali impedirono a Shakspeare di raggiungere quella perfetta unione sì delle diverse materie poetiche e sì di tutte l'eccellenze e prerogative onde facciamo discorso. E veramente nelle composizioni sue la religione si mostra sol di lontano e molto di rado; e tra le specie differenti e delicatissime d'amore ivi entro significate, manca quella eccelsa e spiritualissima di cui si scaldò l'amante di [[Beatrice Portinari|Beatrice]]. (XI)
*Il [[poeta]] è dall'ispirazione allacciato e padroneggiato sì forte, da non saper bene sottomettersi all'arte ed alla meditazione. (XII)