Fascismo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Freddy84 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 11:
*Il [[Benito Mussolini|mussolinismo]] è [...] un risultato assai più grave del fascismo stesso perché ha confermato nel popolo l'abito cortigiano, lo scarso senso della propria responsabilità, il vezzo di attendere dal duce, dal domatore, dal deus ex machina la propria salvezza. ([[Piero Gobetti]])
*L'avanzata del fascismo verso la distruzione di ogni forma di democrazia e verso una nuova guerra, erano opera dei gruppi più reazionari e sciovinisti della borghesia capitalistica. Essa colpiva i diritti, gli interessi, le aspirazioni non degli operai soltanto, ma della grande maggioranza delle popolazioni, di tutti i movimenti politici non reazionari, di tutti coloro che amavano la civiltà o la pace. La iniziativa di una collaborazione di tutte queste forze per salvare, con un'azione comune, la pace e la democrazia, poteva però essere presa, come i fatti stessi dimostrarono, soltanto dalla classe [[operaio|operaia]], che delle forze borghesi reazionarie è l'antagonista storico oggettivo. ([[Palmiro Togliatti]])
*La differenza tra fascista e delinquente sta in questo, che mentre il delinquente è isolato e solitario - e questa solitudine è il suo dramma, il suo eroismo, la sua poesia - il fascista è un delinquante collettivo e 'sociale'. Il fascista isolato perde la sua qualità di fascista, la sua forza di delinquente 'svapora' ed egli diventa apparentemente un uomo innocuo - un uomo qualunque. ([[Alberto Savinio]])
*La parabola fascista toccò il suo zenit con la conquista dell'Etiopia: l'unico istante, durante il Ventennio Nero, in cui l'Italia borghese e l'Italia sottoproletaria si affratellarono su quella povera preda. ([[Paolo Pavolini]])
*La perdita di ogni libertà, la soppressione delle Camere e delle giunte comunali e provinciali elettive, codificò per tutto il ventennio fascista un iniquo rapporto di classe. ([[Paolo Pavolini]])