John Keats: differenze tra le versioni

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'''John Keats''' (1795 – 1821), poeta britannico.
 
==Citazioni di John Keats==
*Qui giace colui il cui nome fu scritto sull'[[acqua]]. (Il suo epitaffio, scrittopensato e voluto dallo stesso, nel cimitero protestante di Roma).
*''La [[bellezza]] è verità, la verità bellezza – questo è tutto ciò che sapete sulla terra, e tutto ciò che vi occorre sapere.'' (da ''Ode su un'urna greca'')
*Non c'è peccato più grave, dopo i sette peccati mortali, di credersi un grande poeta, o uno di quei privilegiati che dedicano tutta la vita a inseguire la gloria. (da ''Lettera a Benjamin Robert Haydon'', 10-11 maggio 1817)
:''Beauty is truth, truth beauty, – That is all Ye know on earth, and all Ye need to know.''
*Vorrei che l'italiano si sostituisse al francese in tutte le scuole del nostro paese, perché quella sì che è una lingua ricca di vera poesia e di fascino, forse più adatta della nostra a soddisfare i gusti delle signore. (da ''Lettera a [[Fanny Keats]]'', 10 settembre 1817)
*Una bella cosa è una gioia per sempre: | La sua bellezza aumenta e mai | Sparirà nel nulla. (da ''Endimione'')
*Non sono certo di nulla tranne che della santità degli affetti del cuore, e della verità dell'immaginazione. Quel che l'immaginazione percepisce come bellezza deve essere vero - sia o no esistito prima - poiché secondo me tutte le nostre passioni sono come l'amore: tutte, se intensamente sublimi, sono creatrici di bellezza pura. [...] L'immaginazione si può paragonare al sogno di Adamo: si svegliò e lo trovò vero. (da ''Lettera a [[Benjamin Bailey]]'', 22 novembre 1817)
*Qui giace colui il cui nome fu scritto sull'[[acqua]]. (Il suo epitaffio, scritto dallo stesso, nel cimitero protestante di Roma).
*Ci si dovrebbe sopportare un po' tutti: non c'è nessuno che non sia vulnerabile, che anzi non possa essere colto e fatto a pezzi nel suo lato debole. (da ''Lettera a [[Benjamin Bailey]]'', 23 gennaio 1818)
*Spesso il [[piacere]] è un [[ospitalità|ospite]] passeggero; ma il [[dolore]] | Ci avvinghia crudelmente.
*Non sopportiamo la poesia che ha un disegno chiaro per noi [...] La poesia dovrebbe essere grande ma discreta; qualcosa che ti penetra dentro senza farti trasalire, senza colpirti in sé stessa, ma col suo messaggio. Come sono belli i fiori nascosti! Come se ne sciuperebbe la bellezza se si spingessero dalla strada gridando: "Ammiratemi: sono una violetta! Adoratemi: sono una primula!". (da ''Lettera a [[John Hamilton Reynolds]]'', 3 febbraio 1818)
:''Pleasure is oft a visitant; but pain | Clings cruelly to us''. (da ''Endymion'', I, 906-7)
*Se la [[poesia]] non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente. (da ''Lettera a [[John Taylor]]'', 27 febbraio 1818)
*Sì, le melodie ascoltate sono dolci; ma più dolci ancora sono quelle inascoltate [...] <br>
*Non ho il più piccolo senso di umiltà verso il pubblico - o verso chiunque altro - eccetto l'essere eterno, il principio della bellezza - e la memoria dei grandi uomini. (da ''Lettera a [[John Hamilton Reynolds]]'', 9 aprile 1818)
:''Heard melodies are sweet, but those unheard are sweeter''. (da ''Ode on a grecian urn'')
*Non c'èho peccatomai piùtemuto grave,l'insuccesso: dopo i sette peccati mortaliinfatti, diaddirittura credersilo un grande poetapreferirei, o uno di quei privilegiatiipiuttosto che dedicanonon tuttaessere lafra vitai a inseguire lapiù gloriagrandi. (da ''Lettera a [[BenjaminJames RobertAugustus Haydon]]Hessey'', 10-118 maggioottobre 18171818)
*Il poeta è la meno poetica delle creature: non ha identità - ma di continuo foggia e riempie qualtro altro corpo. [...] Quando sono in una stanza fra la gente, se per caso non sono assorto nei miei più intimi pensieri, allora non riesco a essere più me stesso, ma la personalità di ciascuno dei presenti comincia a soffocarmi fino addirittura ad annientarmi. E non solo fra gli uomini, sarebbe lo stesso in un asilo. (da ''Lettera a [[Richard Woodhouse]]'', 27 ottobre 1818)
*Vorrei che l'italiano si sostituisse al francese in tutte le scuole del nostro paese, perché quella sì che è una lingua ricca di vera poesia e di fascino, forse più adatta della nostra a soddisfare i gusti delle signore. (da ''Lettera a [[Fanny Keats]]'', 10 settembre 1817)
*Ammiro la natura umana, ma non mi piacciono gli ''uomini'': mi piacerebbe comporre qualcosa che faccia onore all'uomo, ma che gli ''uomini'' non possano toccare. (da ''Lettera a [[Benjamin Robert Haydon]]'', 22 dicembre 1818)
*Non sono certo di nulla tranne che della santità degli affetti del cuore, e della verità dell'immaginazione. Quel che l'immaginazione percepisce come bellezza deve essere vero - sia o no esistito prima - poiché secondo me tutte le nostre passioni sono come l'amore: tutte, se intensamente sublimi, sono creatrici di bellezza pura. [...] L'immaginazione si può paragonare al sogno di Adamo: si svegliò e lo trovò vero. (da ''Lettera a [[Benjamin Bailey]]'', 22 novembre 1817)
*Ci si dovrebbe sopportare un po' tutti: non c'è nessuno che non sia vulnerabile, che anzi non possa essere colto e fatto a pezzi nel suo lato debole. (da ''Lettera a [[Benjamin Bailey]]'', 23 gennaio 1818)
*Non sopportiamo la poesia che ha un disegno chiaro per noi [...] La poesia dovrebbe essere grande ma discreta; qualcosa che ti penetra dentro senza farti trasalire, senza colpirti in sé stessa, ma col suo messaggio. Come sono belli i fiori nascosti! Come se ne sciuperebbe la bellezza se si spingessero dalla strada gridando: "Ammiratemi: sono una violetta! Adoratemi: sono una primula!". (da ''Lettera a [[John Hamilton Reynolds]]'', 3 febbraio 1818)
*Se la [[poesia]] non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente. (da ''Lettera a [[John Taylor]]'', 27 febbraio 1818)
*Non ho il più piccolo senso di umiltà verso il pubblico - o verso chiunque altro - eccetto l'essere eterno, il principio della bellezza - e la memoria dei grandi uomini. (da ''Lettera a [[John Hamilton Reynolds]]'', 9 aprile 1818)
*Non ho mai temuto l'insuccesso: infatti, addirittura lo preferirei, piuttosto che non essere fra i più grandi. (da ''Letterea a James Augustus Hessey'', 8 ottobre 1818)
*Il poeta è la meno poetica delle creature: non ha identità - ma di continuo foggia e riempie qualtro altro corpo. [...] Quando sono in una stanza fra la gente, se per caso non sono assorto nei miei più intimi pensieri, allora non riesco a essere più me stesso, ma la personalità di ciascuno dei presenti comincia a soffocarmi fino addirittura ad annientarmi. E non solo fra gli uomini, sarebbe lo stesso in un asilo. (da ''Lettera a [[Richard Woodhouse]]'', 27 ottobre 1818)
*Ammiro la natura umana, ma non mi piacciono gli ''uomini'': mi piacerebbe comporre qualcosa che faccia onore all'uomo, ma che gli ''uomini'' non possano toccare. (da ''Lettera a [[Benjamin Robert Haydon]]'', 22 dicembre 1818)
*Non potrebbero esserci degli esseri superiori che godono degli stati d'animo della mia mente, belli anche se istintivi, nello stesso modo in cui io sono attratto dalla vivacità di un ermellino o dall'agitazione di un cervo? Anche se una lite per strada è qualcosa di decisamente deprecabile, le energie che si sprigionano sono belle: persino l'uomo più insignificante diventa in qualche modo attraente quando litiga. Per un essere superiore i nostri pensieri possono tutti prendere lo stesso tono: anche se sbagliati, possono essere belli. (da ''Lettera a George e Georgiana Keats'', 18 febbraio 1819)
*Niente può mai diventare reale, senza essere vagliato dall'esperienza. Persino un [[proverbio]]: che proverbio è, prima che la vita te l'abbia mostrato? (da ''Lettera a George e Georgiana Keats'', 18 febbraio 1819)
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*La mia [[Immaginazione|immaginazione]] è un monastero e io sono un monaco.
*Preferirei morire che non essere tra i grandi.
 
==''Ode su un'urna greca''==
*Sì, le melodie ascoltate sono dolci; ma più dolci | ancora sono quelle inascoltate [.. (vv.] <br>11-12)
:''Heard melodies are sweet, but those unheard are sweeter''. (da ''Ode on a grecian urn'')
*"Bellezza è verità, verità bellezza" – questo solo | Sulla terra sapete, ed è quanto basta. (vv. 49-50)
:''"Beauty is truth, truth beauty", – That is all | Ye know on earth, and all Ye need to know.''
 
==''Endymione''==
*Spesso il [[piacere]] è un [[ospitalità|ospite]] passeggero; ma il [[dolore]] | Ci avvinghia crudelmente.
:''Pleasure is oft a visitant; but pain | Clings cruelly to us''. (da ''Endymion'', I, 906-7)
*Una bella cosa è una gioia per sempre: | La sua bellezza aumenta e mai | Sparirà nel nulla. (dacap. ''Endimione''I, vv. 906-7)
 
==Citazioni su John Keats==
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*Shelley e Keats furono gli ultimi poeti inglesi aggiornati nella conoscenza della chimica. ([[J. B. S. Haldane]])
*Una mattina di [[aprile]], rientrando in [[casa]] dal giardino, Keats ficcò alcuni fogli di carta dietro una pila di [[Libro|libri]] su uno scaffale, per metterli in salvo dallo zelo eccesivo della cameriera nel riordinare. Quando l'amico Brown gli domandò di che cosa si trattasse, lui rispose che non era niente di speciale. Mentre Keats era assente dalla stanza, Brown li ripescò dal loro nascondiglio e scoprì che in [[realtà]] contenevano l' ''Ode a un usignolo'', che Keats aveva scritto quella [[Mattino|mattina]] sotto un susino. Il giorno prima quella poesia non esisteva. ([[Sebastian Faulks]])
 
==Bibliografia==
*John Keats, ''Poesie'', con saggio di Jorge Louis Borges, a cura di Silvano Sabbadini, Classici, Mondadori, 2006. ISBN 88-04-53314-5
 
== Voci correlate ==