Margherita di Valois: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Margherita di Valois==
*La fronte è alta, lo sguardo intelligente, la bocca ben disegnata, ma niente nei lineamenti arrotondati giustifica le enfatiche lodi. [...] Forse sono le maniere aggraziate («ses charmes») a far dimenticare la grossolanità del viso o a renderla trascurabile: basta che ella parli perché il suo garbo desti nelle donne l'ammirazione e negli uomini più concrete emozioni. È piccola di statura, tendenzialmente tarchiata come la madre, ma nessuno ci bada e in elaborate similitudini la paragonano ai miracoli della natura. Insomma, è un tipino sexy.(Dara Kotnik Mancini)<ref>Kotnik, ''Margherita di Navarra. La regina Margot'', p. 42</ref>
* Questa beltà più divina che umana è fatta più per perdere e dannare gli uomini che per salvarli. (Don Giovanni d'Austria)<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 205</ref>
 
*Questa donna bellissima, spiritosa, volubile e piena di ''sex-appeal'', riempiva il marito di corna, o per meglio dire gli ricambiava quelle che lui le faceva. Ma nelle emergenze era sempre presente. Tuttavia tante ne fece che alla fine i due Enrichi – il marito e il fratello- decisero di comune accordo di confinarla in un castello. Essa lo ridussa a mezzo salotto, mezzo ad alcova, fu in corrispondenza con Montaigne, scrisse un libro di pettegolezzi autobiografici degno di un rotocalco moderno, ingrassò nel peccato, dopo la menopausa se ne pentì, si prese come cappellano Vincenzo da Paola, fondò un convento, e morì rimpianta da tutti. ([[Indro Montanelli]])<ref>Montanelli, ''Storia d'Italia (1600-1789)'', edizione edita con ''Il Corriere della Sera'', p. 25</ref>
* Composta da nobili valenti e dame eccellenti, la corte di Navarra era tanto fiorente che, in ogni sorta di vantaggi naturali e acquisti, non si riteneva in nessun modo inferiore all'altra [quella francese]. Ma il piacere vi portò i vizi come fa il caldo con i serpenti. La regina di Navarra sbrigliò le fantasie e fece arrugginire le armi. Insegnò al re suo marito che quando era senza amore un cavaliere era senz'anima, e questo amore lei lo praticava apertamente, volendo con ciò mostrare che l'ammissione pubblica era un segno di virtù e che la segretezza era sinonimo di vizio. Il principe, incline alla compiacenza, imparò a essere amabile con gli spasimanti della moglie e lei ad essere amabile con le amanti del marito. (Théodore Agrippa d'Aubigné, riguardo la corte di Nérac "corrotta" da Margherita.)<ref>Craveri, ''Amanti e regine. Il potere delle donne'', p. 79</ref>
 
*Mia moglie non era che intelligenza, prudenza e cultura. ([[Enrico IV di Francia]])<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 149</ref>
* Morta Margherita di Francia! Addio alle delizie della Francia, al paradiso dei piaceri di Corte, allo splendore dei nostri giorni, ai giorni della bellezza, alla bellezza delle virtù, alla grazia dei gigli, al giglio delle principesse, alla regina delle grandezze, alla regina degli spiriti, allo spirito di avvedutezza, alla prudenza dei nobili, alla prudenza dei fiori, al fiore delle Margherite, al fiore di Francia. (Il vescovo de Grasse, durante l'omelia del servizo funebre di Margherita.)<ref>Castelot, ''Regina Margot'', pp. 291-292</ref>
 
* La Natura l'ha dotata di una passionalità così forte da renderla al tempo stesso candida e oscena. (Dara Mancini Kotnik)<ref>Kotnik, p. 80</ref>
*Mia figlia è la più perfetta principessa del mondo.(Caterina de' Medici)<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 165</ref>
 
* LaQuesta Naturabeltà l'hapiù dotatadivina diche unaumana passionalitàè cosìfatta fortepiù daper renderlaperdere ale tempodannare stessogli candidauomini eche oscenaper salvarli. (DaraDon ManciniGiovanni Kotnikd'Austria)<ref>KotnikCastelot, ''Margherita di Navarra. La reginaRegina Margot'', p. 80205</ref>
*È una donna libera, sa quel che vuole, e ha tutti gli uomini che desidera. (Giuseppe Giusto Scaligero)<ref>Castelot, ''Regina Margot'', pp. 253-255</ref>
 
* Composta da nobili valenti e dame eccellenti, la corte di Navarra era tanto fiorente che, in ogni sorta di vantaggi naturali e acquisti, non si riteneva in nessun modo inferiore all'altra [quella francese]. Ma il piacere vi portò i vizi come fa il caldo con i serpenti. La regina di Navarra sbrigliò le fantasie e fece arrugginire le armi. Insegnò al re suo marito che quando era senza amore un cavaliere era senz'anima, e questo amore lei lo praticava apertamente, volendo con ciò mostrare che l'ammissione pubblica era un segno di virtù e che la segretezza era sinonimo di vizio. Il principe, incline alla compiacenza, imparò a essere amabile con gli spasimanti della moglie e lei ad essere amabile con le amanti del marito. (Théodore Agrippa d'Aubigné, riguardo la corte di Nérac "corrotta" da Margherita.)<ref>Craveri, ''Amanti e regine. Il potere delle donne'', p. 79</ref>
*Una donna capace di adattarsi alle circostanze. (Tallemant des Réaux, memorialista)<ref>Castelot, ''Regina Margot'' pp. 267-268</ref>
*La donna che muore di fronte al Louvre nel marzo 1615 è un personaggio già entrato nella leggenda. L'epoca la vuole così. Tutti i Grandi che sono riusciti a sopravvivere al caos di quarant'anni di guerre civili e che sono riusciti a tornare in primo piano alla fine dei «torbidi» passano per eroi. (Éliane Viennot)<ref>Viennot, ''Margherita di Valois. La verta storia della regina Margot'', p. 241</ref>
 
*Questa donna bellissima, spiritosa, volubile e piena di ''sex-appeal'', riempiva il marito di corna, o per meglio dire gli ricambiava quelle che lui le faceva. Ma nelle emergenze era sempre presente. Tuttavia tante ne fece che alla fine i due Enrichi – il marito e il fratello- decisero di comune accordo di confinarla in un castello. Essa lo ridussa a mezzo salotto, mezzo ad alcova, fu in corrispondenza con Montaigne, scrisse un libro di pettegolezzi autobiografici degno di un rotocalco moderno, ingrassò nel peccato, dopo la menopausa se ne pentì, si prese come cappellano Vincenzo da Paola, fondò un convento, e morì rimpianta da tutti. ([[Indro Montanelli]])<ref>Montanelli, ''Storia d'Italia (1600-1789)'', edizione edita con ''Il Corriere della Sera'', p. 25</ref>
 
*Mia moglie non era che intelligenza, prudenza e cultura. ([[Enrico IV di Francia]])<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 149</ref>
 
*È una bestia pericolosa. ([[Enrico IV di Francia]])<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 239</ref>
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*Il tormento della mia vita terrena. (Caterina de' Medici)<ref name="Castelot 219"/>
 
*È Questauna beltàdonna piùlibera, divinasa quel che umanavuole, èe fattaha più per perdere e dannaretutti gli uomini che per salvarlidesidera. (DonGiuseppe GiovanniGiusto d'AustriaScaligero)<ref>Castelot, ''Regina Margot'', ppp. 205253-255</ref>
 
*Una donna capace di adattarsi alle circostanze. (Tallemant des Réaux, memorialista)<ref>Castelot, ''Regina Margot'' pp. 267-268</ref>
 
* Morta Margherita di Francia! Addio alle delizie della Francia, al paradiso dei piaceri di Corte, allo splendore dei nostri giorni, ai giorni della bellezza, alla bellezza delle virtù, alla grazia dei gigli, al giglio delle principesse, alla regina delle grandezze, alla regina degli spiriti, allo spirito di avvedutezza, alla prudenza dei nobili, alla prudenza dei fiori, al fiore delle Margherite, al fiore di Francia. (Il vescovo de Grasse, durante l'omelia del servizo funebre di Margherita.)<ref>Castelot, ''Regina Margot'', pp. 291-292</ref>
 
*La donna che muore di fronte al Louvre nel marzo 1615 è un personaggio già entrato nella leggenda. L'epoca la vuole così. Tutti i Grandi che sono riusciti a sopravvivere al caos di quarant'anni di guerre civili e che sono riusciti a tornare in primo piano alla fine dei «torbidi» passano per eroi. (Éliane Viennot)<ref>Viennot, ''Margherita di Valois. La verta storia della regina Margot'', p. 241</ref>
 
==Note==